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Questo articolo è stato pubblicato il 15 novembre 2012 alle ore 09:58.

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Corrado Passera (LaPresse)Corrado Passera (LaPresse)

Grande successo di pubblico per gli Stati generali della cultura, che hanno preso il via questa mattina a Roma al Teatro Eliseo. L'evento, organizzato da Il Sole 24 Ore, Accademia Nazionale dei Lincei e Istituto dell'Enciclopedia Italiana Treccani, sotto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, ha registrato un overbooking. Tanto che è stato necessario aprire anche il Piccolo Eliseo per accogliere il pubblico. Chi non è riuscito a iscriversi può comunque seguire i lavori attraverso la diretta streaming su www.statigeneralidellacultura.ilsole24ore.com/.


Ore 17.35 - Passera: usare di più il Fisco per dare risorse alla cultura
«L'agenda digitale è un capitolo che il governo ha riaperto sbloccando progetti fermi da anni. Si tratta ora di inserire un capitolo per i Beni culturali. Non ci siamo ancora arrivati». Quanto al problema dello sviluppo della cultura, il ministro dello Sviluppo Corrado Passera invita a non puntare e a sollecitare solo investimenti e nuove risorse, «che non ci sono». «Bisogna usare in modo più intelligente il Fisco per aiutare la cultura», così come fanno da tempo il Regno Unito e la Francia.


Ore 17.25 - Passera: per la cultura lo stesso approccio usato per promuovere le start up
«L'occupazione nei settori creativi viene tradizionalmente dalla nuove imprese, che in Italia non vengono molto aiutate»: per questo, spiega Corrado Passera, «il ministero si è proposto di andare a vedere che cosa fanno gli altri paesi, chiedendo ad un gruppo di giovani che sono passati da questa esperienza altrove di mettere insieme un rapporto di studio con proposte pratiche». «Oggi in parlamento è al rush finale un set di norme sulla start up che sono la realizzazione pratica di quelle proposte». In altre parole, l'ostacolo per lo sviluppo della cultura non è solo la mancanza di fondi, ma anche la scarsa conoscenza degli strumenti utilizzabili.


Ore 17.20 - Passera: per la cultura «dobbiamo fare di più»

Corrado Passera, ministro dello Sviluppo economico, spezza una lancia in difesa del governo, chiamato a gestire negli ultimi mesi «problemi enormi, con il rischio di non pagare gli stipendi, e d'essere commissariato dalla Ue». «Non abbiamo dato abbastanza al mondo della cultura», ammette, perché abbiamo dovuto combattere sul fronte dell'emergenza economica. «Dobbiamo fare di più», conclude, lavorando su proposte innovative come l'idea, maturata proprio dagli Stati generali di oggi, di un'agenzia pubblica molto snella che permetta di valorizzare al massimo il ruolo delle imprese creative.

Ore 17.10 - Melloni: una fondazione anche per le piccole donazioni
«Sono sbalordito dall'assenza di qualsiasi riferimento europeo nel dibattito di oggi», esordisce Alberto Melloni, della Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII, chiamato a parlare di Cultural Heritage. Tra le sue proposte, quella di puntare sulla detraibilità fiscale per premiare chi vuole donare a favore della cultura, costituendo una Fondazione che capitalizzi anche piccole donazioni.

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