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Questo articolo è stato pubblicato il 02 luglio 2010 alle ore 10:01.
La Cina ha rivisto al rialzo la crescita del Pil 2009 al 9,1% rispetto al procedente 8,7%. Annunciando la variazione sul suo sito internet, il National Bureau of Statistics ha citato tra le causa della revisione al rialzo la crescita della produzione industriale e un maggior contributo del settore dei servizi.
La notizia arriva dopo che i mercati, per tutta la settimana, hanno sofferto anche delle cattive indicazioni arrivati dall'economia cinese. Per esempio l'indice ufficiale cinese dei responsbili degli acquisti, che in giugno è sceso a quota 52,1 dal 53,9 di maggio (secondo calo consecutivo). C'è la percezione, nel mercato, che le misure messe in atto da Pechino per raffreddare la bolla immobiliare e la forte inflazione possano condizionare la ripresa della locomotiva asiatica.
Il rallentamento della produzione cinese e i timori per il deficit pubblico della Spagna hanno provocato uno scivolone nelle principali piazze asiatiche. I listini hanno però mostrato segni di recupero- A parte Hong Kong, che ha scontato oggi la chiusura festiva del giorno prima, le borse orientali hanno reagito prudenti al calo registrato in Europa e a Wall Street.