Sicurezza, ambiente e formazione sul lavoro

Economia Lavoro

Arriva la produzione a «impatto zero»

Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 12 luglio 2010 alle ore 17:58.

«La nostra sensibilità alle tematiche ambientali deriva dal fatto che già nel 2003 abbiamo iniziato a diversificare la produzione di motori elettrici per applicazioni industriali in generatori per impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, che possono essere impiegati in impianti eolici, di generazione di energia dal mare ed idroelettrici».

Secondo il presidente Alberto Sola, l'attenzione per l'ambiente della Sicme motori, azienda piemontese che da 40 anni opera nel settore dei motori, è insita nelle scelte fatte: «Tre anni fa ad esempio siamo stati tra i primi a installare nel tetto di un nostro stabilimento un impianto fotovoltaico», aggiunge. Azioni che per Sola sono la testimonianza di come per la Sicme motori, 100 dipendenti e 25 milioni di fatturato nel 2009, la riconversione e l'attenzione per l'ambiente siano l'anima dell'azienda. Ecco perché davanti alla possibilità offerta da Fondimpresa di partecipare al piano formativo "Green production" l'adesione è stata entusiasta.

«Il progetto pone al centro il tema della ecosostenibilità - spiega Licia Devalle del Consorzio multisettoriale piemontese, responsabile della formazione - partiamo dall'analisi dei processi della singola azienda, che viene aiutata a capire dove e come intervenire». Una modalità condivisa dalle imprese partecipanti al progetto che vogliono coinvolgere tutti i dipendenti: «C'è una sempre maggiore sensibilità da parte loro - spiega Sola - se cinque anni fa chiedeva in fabbrica cosa fosse l'eco-sostenibilità, in pochi sapevano rispondere, oggi grazie all'informazione, ai corsi di aggiornamento e ai giovani che sono più attenti, la tutela dell'ambiente è diventato un fattore chiave per il successo delle imprese». Anche per questo Sicme motori parteciperà al progetto di formazione che partirà a settembre secondo un format studiato su misura in base alle esigenze dell'azienda. «Tutte le piccole e medie imprese hanno segnalato una carenza formativa sul tema», racconta Devalle. Sono otto quelle della provincia di Torino che parteciperanno al programma di formazione, sei del settore manifatturiero e due dei servizi, per un totale di 147 lavoratori coinvolti. «Sono importanti realtà imprenditoriali del territorio che hanno già iniziato percorsi di sostenibilità ambientale e di "produzione verde" - continua Devalle -. Gli interventi previsti nascono in seguito all'acquisizione di consapevolezza da parte dell'impresa, per loro la sostenibilità è sempre più occasione e strumento di business, di efficienza e di riduzione dei costi aziendali». In quest'ottica si collocano le attività formative finalizzate alla produzione ad impatto zero, al miglioramento dell'efficienza energetica in azienda, al green procurement (inteso come le attività volte ad attribuire in fase di acquisto, la preferenza a materiali, prodotti e servizi caratterizzati da eco-compatibilità), ai sistemi di gestione e all'eco business innovation. Da qui la scelta di trasferire al proprio personale le conoscenze e competenze necessarie a implementare efficacemente il processo di cambiamento avviato.

L’articolo continua sotto

 

La più classica e nota è l'attività formativa legata al concetto della certificazione ambientale, «la nostra società ad esempio è certificata ISO 9001:2000» dice Sola, che spiega come producendo generatori per l'eolico, parlando di risparmio energetico e di diminuzione della CO2, non sia più possibile comportarsi in maniera anti-sostenibile, «perché il cliente vuole vedere se l'azienda stessa mette in pratica ciò che propone con i suoi prodotti». Per questo la Sicme motori oltre ai corsi di formazione ha iniziato, da febbraio 2010, il progetto lean thinking 5S: un nuovo modello di organizzazione aziendale, che integra la lean and learning organization che la società già attua del 1998 e che verrà completato entro il 2010.