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Questo articolo è stato pubblicato il 13 luglio 2010 alle ore 13:57.
BRUXELLES - ll governo italiano ha finora rispettato gli impegni dell'Unione europea sul fronte della riduzione del deficit e del risanamento delle proprie finanze pubbliche. Questa la valutazione dell'Ecofin che oggi ha dato il via libera alla manovra dell'Italia, sottolineando come le misure prese dal governo siano «conformi alle raccomandazioni» formulate dalla Commissione e dal Consiglio Ue. «È stato valutato come l'Italia abbia adottato misure effettive ed adeguate, perfettamente in linea con gli impegni presi», ha affermato il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, incontrando i giornalisti italiani al termine della riunione.
Parlando poi della manovra in discussione in parlamento, il ministro ha osservato che è sì «europea» in quanto chiesta dalla commissione, «ma riflette i mercati e una manovra come questa sarebbe stata comunque necessaria». Secondo Tremonti, le modifiche introdotte al testo non hanno comportato «alcun arretramento. Al contrario, su alcuni punti sono stati fatti avanzamenti». Un «tentativo di ulteriore rigore» che però non è passato era l'emendamento rendeva in alcuni casi insufficiente il requisito dei 40 anni per andare in pensione: «Non era un refuso» ha detto Tremonti, correggendo quanto aveva affermato il suo collega di governo, il ministro del welfare, Sacconi. «Tutti si sono soffermati su questo punto - è lamentato Tremonti - ma quasi tutti è sfuggito che la manovra contiene la più importante riforma strutturale fatta in Europa, legando l'età pensionabile alle aspettative di vita».