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Questo articolo è stato pubblicato il 07 agosto 2010 alle ore 16:36.
Il commissario straordinario di Tirrenia Giancarlo D'Andrea ha depositato nelle ultime ore al Tribunale fallimentare di Roma l'istanza per l'ammissione alla legge Marzano per l'amministrazione straordinaria. Lo riferisce il professor Andrea Zoppini, che assiste il commissario D'Andrea, confermando la notizia apparsa oggi sul Messaggero, secondo il quale si attende che i giudici fissino, probabilmente per la prossima settimana, l'udienza per la dichiarazione dello stato di insolvenza.
Intanto, dopo il fallimento della privatizzazione della compagnia, non si arrestano le proteste dei lavoratori della società che temono pesanti ricadute occupazionali in caso di «spezzatino» (ossia vendita dei singoli asset) della compagnia. Il segretario generale della Uil trasporti Giuseppe Caronia ha sottolineato che «appare sempre più chiaramente come i lavoratori di Tirrenia e Siremar siano stati ingannati dal Governo e da Fintecna e come siano rimasti vittime di una colossale e premeditata messa in scena quale è stata quella del finto processo di privatizzazione».
Secondo Caronia anche la tempistica per la nomina del commissario straordinario è stata decisa a tavolino. Anzi «maleficamente studiata in modo tale che la inspiegabile, e non so quanto legittima, nomina ex-ante del commissario straordinario, credo fatta anche in assenza della necessaria formale dichiarazione dello «stato di insolvenza», coincidesse con la pausa feriale (non certo dei marittimi sottoposti invece in questo periodo a ritmi infernali)». Nei periodi di maggior traffico infatti è vietato scioperare in base alle norme della commissione di Garanzia con riferimento ai servizi pubblici essenziali.
E i guai per la compagnia non si fermano qui perché nel week end da bollino nero ci sono stati grossi disagi al porto di Civitavecchia per la mancata partenza, a causa di un guasto tecnico, della motonave Tirrenia «Clodia», ultima corsa utile della giornata per Cagliari. Almeno tremila persone con un migliaio di mezzi al seguito sono in attesa dell'imbarco sulle navi di linea dirette in Sardegna.
I circa duemila passeggeri con prenotazione e auto al seguito, sono stati costretti a trascorrere la notte negli alberghi cittadini o all'interno delle rispettive vetture parcheggiate alla meglio nel porto o nelle vicinanze. La situazione si è ulteriormente aggravata nella mattinata di oggi, quando sono giunti in porto anche i viaggiatori che sarebbero dovuti partire questa mattina alle otto e trenta per Olbia con il traghetto «Nuraghes», sempre della Tirrenia.