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Questo articolo è stato pubblicato il 16 settembre 2010 alle ore 12:01.
«È un'assemblea storica per Fiat. Siamo chiamati a dar vita a due Fiat, una legata all'Auto, che con Chrysler si é molto rafforzata, e l'altra Fiat Industrial, meno conosciuta, ma una delle società più grandi al mondo con 60mila dipendenti e 30 miliardi di euro di fatturato». Così il presidente, John Elkann, ha aperto l'assemblea straordinaria di Fiat sulla scissione ricordando che «negli ultimi 10 anni» del suo lavoro nel gruppo, «iniziati in modo estremamente difficile», ci sono anche stati «momenti bui». «Molte cose sono cambiate - ha aggiunto - non perché sono cambiati i problemi ma il modo di affrontarli. Non si può più vivere nel mondo delle favole, ma nella realtà, bisogna risolvere i problemi. In Fiat non abbiamo paura del futuro, quello che ci interessa é costruirlo».
Marchionne: con scissione maggiore libertà di azione. «L'operazione che vi presentiamo oggi é da molto al centro dell'attenzione della comunità finanziaria», ha detto l'a.d. Sergio Marchionne. «Si tratta di un tema che ha a che fare con la configurazione del gruppo negli ultimi anni. Il progetto darà vita a due entità distinte, che permetteranno di risolvere un problema strategico, che negli ultimi anni é stato una spina nel fianco per il gruppo. Si apre un nuovo capitolo della nostra storia». Se paragoniamo la performance dei vari competitor che operano nel settore prendendo come riferimento il margine Ebitda industriale atteso nel 2012 Fiat Industrial si colloca tra i leader, sia nel mercato dei veicoli industriali sia nelle macchine agricole e per le costruzioni». Per Marchionne, «Fiat Industrial si colloca nel complesso al secondo posto tra i costruttori di macchine agricole, con posizioni di leadership in Europa e America Latina ed é tra i leader nel mercato globale dei veicoli industriali»,.
Debito industriale netto consolidato a 2,5 miliardi. La nuova Fiat - ha sottolineato Marchionne - partirà il 1° gennaio 2011 con un debito industriale netto consolidato di 2,5 miliardi di euro, una liquidità di 10 miliardi e obbligazioni per 9 miliardi; i corrispondenti valori per Fiat Industrial saranno di 2,5 miliardi, 3 miliardi e 2 miliardi di debiti (in capo a Cnh). I dati, annunciati da Sergio Marchionne ai soci Fiat nell'assemblea che dovrà approvare la scissione, stimano la situazione a fine anno in base alla previsione attuale sui flussi di cassa, e confermano la suddivisione in sostanziale parità fra le due entità Sui tempi della scissione, Marchionne ha detto che la richiesta di quotazione di Fiat Industrial in Borsa verrà presentata entro fine settembre; l'attesa è che sia approvata entro fine novembre. Ciò permetterà la stipula dell'atto di scissione a metà dicembre e di rendere efficace l'operazione dal 1° gennaio 2011. La quotazione delle azioni Fiat Industrial in Borsa inizierà ufficialmente il 3 gennaio 2011.