Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 23 settembre 2010 alle ore 19:08.
Confindustria, Piccola Industria e Intesa Sanpaolo hanno sottoscritto oggi un nuovo accordo, che fa seguito a quello del luglio 2009, per assistere al meglio le piccole e medie imprese industriali italiane «nell'attuale fase congiunturale ancora difficile ma certamente più orientata alla crescita e allo sviluppo».
L'accordo mette inoltre a disposizione 10 miliardi di euro di plafond specificamente destinati a interventi e investimenti nei tre ambiti strategici individuati da Piccola Industria e Intesa Sanpaolo per rilanciare la competitività delle aziende italiane: internazionalizzazione, innovazione e crescita dimensionale.
«Chiediamo al governo - ha detto la leader degli industriali - che, da qui a dicembre, metta in piedi un progetto per le riforme, per la competitività, con provvedimenti e stanziamenti a favore della ricerca e dell'innovazione, ma anche dell'internazionalizzazione utilizzando la leva fiscale per favorire la capitalizzazione e l'aumento dimensionale delle imprese».
Per Emma Marcegaglia - che oggi sarà a Viareggio e poi a Genova per il Convegno sulla competitività (in diretta web dalle 13) è fondamentale «che il governo faccia la sua parte» e ha sottolineato che «in questo momento difficile, dobbiamo unire le forze e mettere a disposizione delle piccole e medie imprese degli strumenti concreti che permettano loro di essere più competitive, in una congiuntura ancora complicata».
Il rigore dei conti pubblici, ha ribadito Marcegaglia, é ineludibile ma va coniugato con lo sviluppo. «Il momento é complesso - dice - ma dobbiamo porci obiettivi chiari. È un momento in cui, ci piaccia o no, il rigore dei conti pubblici é fondamentale ma va portata avanti anche una strategia di crescita. Avendo pochi soldi da investire, ci sono alcuni punti» da portare avanti con chiarezza: crescita dimensionale delle piccole e medie imprese, ricerca e innovazione, internazionalizzazione. Crescita e capitalizzazione sono
«una missione per le pmi», ha spiegato Marcegaglia, «una parte consistente della nostra industria manifatturiera ha bisogno di crescere perché se non c'é capacità di crescita vuol dire che non c'é capacità di attrarre investimenti» e per questo sono necessari «strumenti fiscali per la capitalizzazione e il reinvestimento degli utili» in azienda.