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Questo articolo è stato pubblicato il 13 ottobre 2010 alle ore 18:42.
«Sarà una manifestazione democratica. Chi ha altre intenzioni è bene che vada altrove perchè è la nostra manifestazione». Così il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, ha presentato l'iniziativa di sabato 16 ottobre a Roma. Titolo: «sì ai diritti, no ai ricatti. Il lavoro é un bene comune. «L'idea di base - ha proseguito - è quella di un corteo grande e pacifico e da questo punto di vista siamo assolutamente tranquilli, questo sarà il tratto caratterizzante dell'evento». Diritti, democrazia, legalità, lavoro e contratto sono le parole chiave della manifestazione. La manifestazione, con due cortei in partenza da piazza della Repubblica e piazzale dei Partigiani per convergere in piazza San Giovanni, sarà anche "ecologica", visto che non ci saranno camion e il palco sarà fotovoltaico.
Landini, ha sottolineato che si è «di fronte a un attacco di diritti che nella nostra storia non ha precedenti. Siamo di fronte a licenziamenti e alla limitazione del diritto di sciopero. La nostra opinione è che questo rappresenti un attacco alla democrazia. Tanti parlano di lavoro, ma ai lavoratori viene negato di poter votare sugli accordi. È uno strappo democratico». Intanto la federazione lombarda delle tute blu annuncia che sabato è previsto un treno speciale con 800 posti e sono già stati organizzati 98 pullman per trasportare i metalmeccanici della Lombardia a Roma per la manifestazione nazionale della Fiom. Fra le adesioni quella del popolo viola. I comizi conclusivi sono affidati a Landini e al segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani.