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Questo articolo è stato pubblicato il 19 ottobre 2010 alle ore 18:57.
«La Lombardia ha praticamente raggiunto l'autosufficienza energetica quindi in questo momento non c'é bisogno di centrali di nessun tipo». Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, con queste parole prende le distanze da quanto detto ieri dal neoministro allo Sviluppo economico, Paolo Romani, che aveva parlato della possibilità che una delle nuove centrali in programma fosse realizzata in Lombardia. (Cosa ne pensi? Vota il sondaggio).
Il ministro aveva detto che Formigoni non aveva opposizioni pregiudiziale all'arrivo del nucleare in Lombardia. Formigoni oggi ha anche sottolineato che «le procedure nazionali non hanno ancora stabilito le modalità con cui saranno individuati i siti».
Anche il sindaco di Milano Letizia Moratti si schiera sul fronte dei contrari alla realizzazione di centrali nucleari in Lombardia. «Sono sulla linea del presidente Formigoni - ha detto il sindaco a margine della cerimonia di commemorazione della strage di Gorla -, no al nucleare in Lombardia! non abbiamo bisogno di impianti nucleari».
La localizzazione delle centraliavverrà proprio dopo una prima "certificazione" del territorio da parte dell'Agenzia. Lo stesso Romani ha detto che il processo deve ancora iniziare, e che tutto dovrà comunque avvenire «con il concorso degli enti locali a partire dalle regioni, e dei cittadini». (Si veda la mappa dei siti possibili per lo stoccaggio delle scorie).