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Questo articolo è stato pubblicato il 28 ottobre 2010 alle ore 11:52.
Internet vale 100 miliardi di sterline in Gran Bretagna e ha creato 250mila posti di lavoro: lo rivela il primo rapporto sul settore, commissionato da Google e condotto dal Boston Consulting Group (Bcg). Internet rappresenta quindi il 7,2% del prodotto interno lordo britannico, arrivando a sfiorare il settore finanziario che ha un peso del 9% del Pil, secondo The connected Kingdom: how the internet is transforming the UK.
Le vendite online sono il motore della crescita di internet, secondo il rapporto: se si calcolano gli acquisti pro capite, la Gran Bretagna ha il maggiore mercato online del mondo. Gli abbonamenti, il costo dei collegamenti via internet e gli acquisti fatti online rappresentano il 60% dei 100 miliardi di sterline del settore. Il boom delle vendite ha a sua volta generato una forte espansione della pubblicità online e il mercato britannico è diventato il secondo al mondo per dimensione dopo gli Stati Uniti e vale ora 3,5 miliardi di sterline all'anno.
'aspetto positivo, secondo Paul Zwillenberg di Bcg, uno degli autori del rapporto, é che internet permette alle societá britanniche di accedere a mercati internazionali e a generare una crescita "fenomenale". Accanto ai giganti come Google (il cui fatturato di 23,6 miliardi di sterline rappresenta da solo quasi un quarto del valore dell'intero settore) ci sono migliaia di piccole e medie imprese che prosperano grazie a internet, sottolinea il rapporto. Per ogni sterlina spesa online per importare prodotti dall'estero entrano 2,8 sterline in ordini dall'estero, in contrasto con il deficit commerciale nel mondo "reale".
L'aspetto negativo è che internet accentua le divisioni esistenti in Gran Bretagna: la diffusione capillare nelle zone ricche di Londra e del Sud contrasta con vaste aree di "vuoto" nelle regioni settentrionali del Paese, comprese Scozia e Irlanda del Nord. Il Governo ha peró promesso di dare a tutti in ogni parte della Gran Bretagna accesso alla banda larga superveloce entro il 2015.
Il boom di internet non accenna a finire: l'economia collegata a internet crescerà del 10% all'anno nei prossimi cinque anni ed entro il 2013 potrebbe rappresentare il 13% del Pil, secondo il rapporto. Le prospettive sono positive, avverte il rapporto, ma il ritmo della crescita dipenderà dalla rapidità con cui verrá diffusa la banda larga in tutto il Paese.