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Alitalia sceglie Deutsche Bahn per il viaggio combinato aereo più treno. Intervista a Sabelli

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Questo articolo è stato pubblicato il 30 ottobre 2010 alle ore 09:27.

Accordo tra Alitalia e Deutsche Bahn (Db) per il viaggio combinato aereo più treno. L'intesa è operativa da alcuni giorni, annuncia in quest'intervista al Sole 24 Ore l'amministratore delegato di Alitalia, Rocco Sabelli, che intende fare accordi di questo tipo «anche in altri paesi e anche in Italia». Ma i rapporti restano difficili con le Fs di Mauro Moretti, il quale il 13 ottobre al Biz Travel ha indicato proprio nelle ferrovie tedesche – neoalleate di Alitalia – il suo vero concorrente, più che la società Ntv di Luca Cordero di Montezemolo.
Dopo l'utile nel terzo trimestre, Sabelli prevede un'ulteriore perdita di circa 30 milioni nel quarto trimestre. L'esercizio dovrebbe chiudersi con una perdita operativa di circa 100 milioni e una perdita netta di circa 160 milioni, la metà del 2009. Giudica possibile l'obiettivo del pareggio operativo nel 2011. Sabelli annuncia un nuovo volo Roma-Pechino dall'estate 2011.

«Abbiamo aderito all'offerta Rail and Fly di Deutsche Bahn. Se un passeggero dall'Italia, ad esempio da Linate vola in Germania, in scali con l'alta velocità ferroviaria, come Francoforte e Monaco, può fare il biglietto con Alitalia e aggiunge un coupon per il treno su tutta la rete tedesca, con un risparmio fino al 30% del biglietto ferroviario».

Avete già misurato l'impatto dell'accordo?
È appena partito, per noi è un segnale importante, la durata è indefinita. Stiamo discutendo anche in altri paesi, come in Belgio, vorremmo fare accordi anche in Italia.
Ma con le Fs i rapporti sono tesi. Il 21 settembre a Berlino Mauro Moretti ha detto: «Vogliamo proiettare verso l'Europa, l'alternativa è fare come Alitalia e prendere le rottine interne, tutte in perdita, di valore solo politico più che imprenditoriale».
Moretti ha fatto un prodotto penso buono, non so quanto hanno speso e quanti anni ci hanno messo per fare l'alta velocità, ma utilizza questo tema: quando lui fa la concorrenza è bella, quando la subisce non è l'ideale. Comunque con Moretti siamo stati insieme a Milano.

Siete andati insieme in treno?
No. Ci siamo visti al Biz Travel, il 13 ottobre. Moretti è arrivato in treno, veniva da Bologna. Mi ha detto: torno a Roma in aereo.

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Perché non fate accordi con l'alta velocità in Italia?
Ho detto sia a Moretti sia a Montezemolo: se uno di voi mi porta il treno veloce a Fiumicino tolgo gli aerei da Napoli e Firenze per Roma, che servono solo ad alimentare i voli intercontinentali. Moretti ha detto a Firenze sì, a Napoli non mi conviene.

Per il treno Roma-Fiumicino vi alleate con Ntv?
Ho bisogno di un collegamento ferroviario veloce dal centro di Roma a Fiumicino. Abbiamo detto a Vincenzo Soprano di Trenitalia: vogliamo fare una cosa insieme, migliorare il servizio? Sì, sì, sì, sono passati 19 mesi... Dopodichè sono venuti i dirigenti di Ntv, abbiamo deciso di studiare un progetto insieme.
Alitalia ha un utile netto nel terzo trimestre, ma i risultati di Lufthansa e Iberia sono ben altro, l'utile netto non c'è solo nel periodo migliore, ma anche nei primi nove mesi.
Siamo veramente contenti del risultato di questo trimestre. Siamo cresciuti molto per passeggeri, per qualità, puntualità, è stato un momento veramente pieno, senza ombre. Rispetto al 2009 abbiamo fatto circa 200 milioni di differenza in meglio nei primi nove mesi avendo anche assorbito 150 milioni di aggravio di costi, di cui 95 per il carburante e 40 milioni per i minori sgravi sul personale assunto dalla cassa integrazione.

Come chiuderà l'anno Alitalia?
Nell'ultimo trimestre prevediamo circa 30 milioni di perdita tra risultato operativo e minusvalenze per la cessione di vecchi aerei. Dovremmo avere una perdita annuale come ebit di 100 milioni. A questa si aggiungono ulteriori 60 milioni per arrivare alla perdita netta.

I risultati di quest'anno beneficiano della forte crescita del traffico. Come pensate di arrivare al pareggio operativo nel 2011?
Dovremo ripetere l'incremento dei ricavi dell'11-12% che facciamo quest'anno. Pensiamo di farlo perché aumenteremo la capacità, soprattutto nell'intercontinentale, dove avremo un nuovo collegamento Roma-Rio de Janeiro da giugno e la novità del Roma-Pechino, da giugno o settembre, quando sarà disponibile il nuovo Airbus 330. Faremo una crescita dell'internazionale, da Roma e Linate e da Malpensa con Air One. Potenzieremo la rete domestica, soprattutto con le rotte Nord-Sud che bypassano Roma, avremo anche i nuovi jet regionali, la scelta verrà fatta entro Natale. Dal primo novembre non avremo più Boeing 737, li abbiamo presi con Air One, la flotta ringiovanirà. Il primo gennaio 2011 chiudiamo la Magliana, rimarrà solo il Ced con poco personale, trasferiamo gli altri nella nuova palazzina in costruzione a Fiumicino. Ci costa 11 milioni, ma risparmieremo 6,7 milioni l'anno di affitto.

Nel gruppo ci saranno esuberi?
No, però proseguirà il piano di outsourcing del personale aeroportuale dei servizi di handling: prevediamo di cedere le attività ad Alghero, Cagliari, Bari, a patto che chi subentra prenda i nostri dipendenti, con accordi sindacali, come abbiamo già fatto in quattro aeroporti. Manteniamo l'handling solo a Roma e il pezzo rimasto a Linate. Siamo molto soddisfatti di aver concluso la vertenza Ams, con la quale si completa la soluzione dei due grandi dossier della vecchia Alitalia.

Ritiene probabile o sfidante l'obiettivo del pareggio operativo nel 2011?
Ce la possiamo fare. C'è un ma sulla nostra strada per il 2011. Il dollaro. Un dollaro a 1,30 con l'euro ci apre un problema di 150 milioni di costi che dovremo saper assorbire, come abbiamo fatto quest'anno. In parte lo possiamo recuperare sui ricavi e come minor costo dell'indebitamento per la flotta, che è in dollari.

Quando arriverà l'utile netto di bilancio per Alitalia?
Se raggiungeremo l'utile operativo nel 2011, nell'anno successivo dovremmo raggiungere l'utile netto.

Siete pentiti dei canoni di leasing che pagate a Carlo Toto per l'affitto degli Airbus?
No. Ogni volta che arriva un aeroplano c'è una società specializzata, Ascend, che fissa il canone in base al mercato dei sei mesi precedenti. Quindi paghiamo canoni di mercato, anche un po' meno. Quest'anno abbiamo preso cinque aerei non attraverso l'Ap Fleet di Toto, ma direttamente da Airbus. Sarò stato poco bravo, ma il canone negoziato è stato superiore a quello di Ap Fleet.

Perché non avete preso gli aerei da Toto?
Lo abbiamo fatto con il suo consenso. In quel momento non era in grado di fornirci i due A330 e 3 A320 che ci servivano. Rispetto al contratto di fornitura dei 90 aerei abbiamo ridimensionato il numero e spalmato in un periodo più lungo, un paio d'anni. Abbiamo tra l'altro prolungato l'utilizzo degli Md80.

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