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Questo articolo è stato pubblicato il 02 novembre 2010 alle ore 18:03.
Per Pomigliano d'Arco si profila il ricorso alla cassa in deroga. Fiat e sindacati sono convocati domani (3 novembre) al ministero del Lavoro per discuterne: il tempo stringe, visto che i trattamenti di cassa integrazione sono in scadenza il 14 novembre. Fim, Uilm e Fismic spiegano che la cassa in deroga è stata chiesta per 8 mesi, in vista del rientro dei lavoratori in azienda a partire dalla prossima primavera per la produzione della Panda nella Newco, «così come previsto dall'accordo raggiunto quest'estate». Ma la Fiom contesta la richiesta della cassa in deroga, preferendo il ricorso alla cassa integrazione straordinaria: «Fiat ha cambiato la causale e il tipo di cassa – spiega Enzo Masini (Fiom) – in contrasto con quanto aveva comunicato lo scorso 30 marzo all'allora ministro Scajola e nell'accordo separato di Pomigliano di questa estate in cui si parlava di Cigs per 24 mesi».
Sono principalmente due le criticità elencate dallo stesso Masini: «La cassa in deroga ha tempi di erogazione più lenti da parte dell'Inps, non consente le anticipazioni aziendali previste per la Cigs – sostiene –. Inoltre la Cigs è legata a piani di ristrutturazione, essendo vincolata al mantenimento degli investimenti permette la programmazione della ripresa del lavoro, cosa non prevista dalla cassa in deroga». Sullo sfondo il timore della Fiom, rivela Giorgio Airaudo, è che «qualcuno possa pensare a una situazione su modello Alitalia, con una bad company, e che il cambio di causale della cig corrisponda a un'intenzione di questo tipo».
Fim, Uilm e Fismic la pensano diversamente. «La Cig in deroga a Pomigliano consentirà l'avvio della newco – spiega Bruno Vitali (Fim) –. L'obiezione della Fiom relativa al vincolo rappresentato dalla Cigs viene meno se si considera che gli investimenti saranno conferiti alla Newco Fabbrica Italia di Pomigliano, mentre la cassa in deroga interessa lo stabilimento G.B Vico di Pomigliano. Stiamo studiando qualche escamotage per accelerare i tempi di erogazione dei trattamenti di Cig in deroga». Sulla stessa lunghezza d'onda Roberto Di Maulo (Fismic): «Lo stabilimento G.B. Vico al 15 novembre non potrà più utilizzare gli ammortizzatori sociali né ordinari, né straordinari perché li ha utilizzati tutti – afferma –. Quindi la cassa in deroga è l'unico strumento che può tutelare il reddito dei lavoratori in questa fase e come sindacato condividiamo questa richiesta dell'azienda».