House Ad
House Ad
 

Economia Aziende

Firmato il nuovo contratto Fiat di Pomigliano. Il testo integrale dell'accordo e che cosa prevede

Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 29 dicembre 2010 alle ore 11:56.

Fim, Uilm, Ugl metalmeccanici, Fismic, l'Associazione dei quadri Fiat e il Lingotto hanno firmato il nuovo contratto di lavoro per i 4.600 dipendenti dello stabilimento di Pomigliano, che a partire da gennaio 2011 saranno riassunti dalla Newco, sulla base dell'accordo di giugno che sblocca investimenti per 700 milioni per la produzione della nuova Panda.

Il testo del nuovo contratto di lavoro Fiat per Pomigliano

La firma è arrivata dopo una stretta finale iniziata ieri e continuata oggi presso la sede romana della Fiat. Alla trattativa non ha preso parte la Fiom che non aveva firmato l'accordo del 15 giugno. Le novità del contratto siglato oggi, secondo fonti sindacali, riguardano: l'incremento salariale, che con un il rialzo medio si dovrebbe attestare a 360 euro lorde l'anno a regime (30 euro lorde al mese); l'altro aspetto è relativo alla semplificazione dell'inquadramento professionale (da sette a cingue gruppi), con fasce intermedie all'interno dei gruppi per facilitare gli avanzamenti professionali.

Sotto il profilo della rappresentanza sindacale, come previsto anche per l'accordo di Mirafiori, l'accordo ribadisce l'applicazione dello statuto dei lavoratori che prevede una rappresentanza alle sigle firmatarie dell'accordo. Con il nuovo contratto definito oggi, verranno assunti già da gennaio alcune decine di lavoratori, principalmente impiegati e tecnici, nella newco che produrrà la nuova Panda. Gli altri lavoratori, in capo alla Giambattista Vico Plant, rimarranno in cassa integrazione e con ore dedicate alla formazione. Il passaggio più consistente di lavoratori alla nuova società di Fiat è previsto tra maggio e giugno, mentre le riassunzioni si completeranno per la fine del 2011: nell'autunno dell'anno prossimo, infatti, è previsto l'avvio a regime della produzione della nuova Panda per la quale Fiat stima 270mila veicoli l'anno.

Una giornata scandita dal duro scontro tra le sigle sindacali
Il via libera all'accordo è arrivato proprio nelle stesse ore in cui la Fiom Cgil, che questo contratto - e quello di Mirafiori - non ha mai voluto, stava proclamando otto ore di sciopero per il 28 gennaio. Il comitato centrale della Fiom ha approvato il documento finale che, accogliendo la richiesta della segreteria, proclama otto ore di sciopero generale dei metalmeccanici per venerdì 28 gennaio. Il documento è stato approvato con 102 voti a favore, nessun contrario e 29 astenuti, tra cui il leader di un'area di minoranza Fausto Durante. «L'obiettivo strategico della Fiat è chiaro - si legge nel documento -: provare a cancellare in modo definitivo il sistema dei diritti individuale e collettivi nel lavoro». Lo scontro interessa da vicino i leader sindacali.

L’articolo continua sotto

Pomigliano, contratto al traguardo (Emblema)

Che cosa dice l'intesa di Pomigliano: retribuzioni più alte e inquadramento più snello

di Giorgio PogliottiPassi in avanti sul nuovo inquadramento e sui salari al primo round del tavolo

Fassino: Se lavorassi alla Fiat voterei sì al referendum sull'accordo di Mirafiori (Emblema)

Fassino: se lavorassi alla Fiat voterei sì al referendum su Mirafiori

«Se fossi un lavoratore della Fiat voterei sì all'accordo, tuttavia l'azienda deve avvertire la

Un milione di vetture all'anno. È questo l'obiettivo in Brasile

Un milione di vetture all'anno. È questo l'obiettivo in Brasile

Pubblichiamo il discorso dell'a.d. Fiat Sergio Marchionne pronunciato ieri a Porto di Suape per la

Tags Correlati: ANSA | Attività sindacale | Bonanni | CGIL | Cisl | Comitato centrale | Fausto Durante | Fiat | Fim | Fiom | Fiom Cgil | Fismic | Giambattista Vico | Giorgio Cremaschi | Italia | Luigi Angeletti | Mirafiori | Pd | Pierluigi Bersani | Silvio Berlusconi | Ugl | Uil

 

Angeletti (Uil): la Fiom è un movimento politico
«L'accordo non è un problema, ne avevamo già fatto uno nel 2008». Soltanto «la Cgil non può pensare che una soluzione sulla rappresentanza sia slegata dall'accordo sul modello contrattuale». Così in una intervista alla Stampa, il leader della Uil Luigi Angeletti, apre alla possibilità di un «patto sindacato-imprenditori», sottolineando che «è solo interesse della Cgil partecipare alla vita sociale di questo paese». Certo è, aggiunge, «che se si conviene sui meccanismi con cui si prendono le decisioni, poi queste sono vincolanti anche per chi soccombe. Chi perde non può fare uno sciopero contro un accordo che la maggioranza ha sottoscritto». Non si può più, insomma, come «fa la Fiom», pensare di «influire sulle decisioni degli altri» volendo poi «le mani libere». Quanto all'esclusione della Fiom perché non ha firmato gli accordi di Pomigliano e Mirafiori, Angeletti spiega che «non è un problema di libertà sindacale: la Fiom dentro la Cgil ha smesso di essere un sindacato, è un movimento politico», da «più di dieci anni». A Mirafiori «non hanno firmato» perché interessati «solo a sviluppare una politica 'antagonista'». Alla Fiom «non interessa nulla» del futuro degli operai di Mirafiori, ma è interessata, conclude Angeletti, «solo a mantenere uno spazio politico per influire sulle vicende politiche del Paese. Il sindacato è solo uno strumento di visibilità ».

La risposta durissima di Cremaschi (Fiom)
«Sugli accordi di Pomigliano e Mirafiori, Angeletti dice che la Fiom non ha firmato, perché ha smesso di essere un sindacato per essere un movimento politico in cerca di visibilità? È solo l'autodifesa di un sindacato totalmente in mano all'azienda». Così il presidente del Comitato centrale della Fiom, Giorgio Cremaschi, intervistato dal quotidiano online Affaritaliani.it, commenta l'intervista su La Stampa del segretario generale della Uil Luigi Angeletti.
«Angeletti e Bonanni - aggiunge - sono la vergogna del sindacalismo italiano». A poco dal comitato centrale della Fiom che deciderà le iniziative di lotta dopo l'accordo di Mirafiori, Cremaschi sottolinea che «non è mai successo dal '45 ad oggi che un sindacato italiano firmasse l'esclusione di un altro sindacato. È una macchia indelebile sulla storia di Cisl e Uil. Per noi non contano più niente. Sono fuori dalla cultura democratica sindacale dell'Italia costituzionale». Cremaschi si dice infine sicuro che le manifestazioni di protesta della Fiom «scuoteranno il Paese».

La lettera degli operai favorevoli all'accordo
Basta con «lo stillicidio quotidiano» che arriva «orami da sei mesi in modo perpetuo e scientifico». E basta con «le ipocrisie elettoralistiche» che hanno come unico obiettivo quello di battere Silvio Berlusconi. Lo scrivono a Pierluigi Bersani, Nichi Vendola e Antonio di Pietro, una cinquantina di operai della Fiat di Pomigliano, che hanno votato a favore del piano di Marchionne, in una lettera pubblicata dal Giornale. «La questione Fiat», dicono, «non può comportare sempre e comunque l'offesa dell'intelligenza altrui». «Noi che abbiamo votato sì a quell'accordo ci siamo stancati di continue dichiarazioni tese a sostenere chi non aveva valide alternative» e «non accettiamo più questa ipocrisia da parte vostra».
I firmatari rimproverano ai tre leader l'immobilismo della sinistra quando era al governo, su questioni come pause e malattia che oggi sono il cavallo di battaglia, come sottolinea il Giornale, di Cgil e Fiom. «Secondo voi - scrivono peraltro - se avessimo avuto una legge che prevedeva più pause non era megliò?». O se «avessimo una legge che tutelasse i lavoratori sulla malattia?». Peraltro, aggiungono, «secondo voi gli operai si sono dimenticati di quando avete votato in Parlamento l'inizio del precariato attraverso il pacchetto Treu?». Se la Fiom avesse proposto «una valida alternativa» sarebbe stato diverso. Ma «tutti urlano contro tutti e nessuno indica un percorso diverso e che sia, soprattutto, realizzabile».

Dopo Berlusconi anche Bossi plaude all'accordo Fiat. Ma Marchionne e Mirafiori agitano il Pd (di Celestina Dominelli)

Shopping24

Da non perdere

Per l'Italia la carta del mondo

Mentre la crisi reale morde più crudelmente, mentre i mercati finanziari saggiano possibili

In Europa la carta «interna»

Batti e ribatti sui nudi sacrifici degli altri, sull'algido rigore senza paracadute e prima o poi

La commedia di Bruxelles

Al Parlamento europeo è andato in scena il terzo atto di una commedia dal titolo: Regole per le

Guarguaglini: ecco le mie verità

«Ho sempre detto che ero innocente, le conclusioni delle indagini lo dimostrano: nell'archiviazione

Una redistribuzione di buon senso

Arrivano dal ministero della Giustizia le nuove piante organiche dei tribunali. Un intervento

Casa, la banca non ti dà il mutuo? Allora meglio un affitto con riscatto. Come funziona

Il mercato dei mutui in Italia resta al palo. Nell'ultimo mese la domanda di prestiti ipotecari è


Jeff Bezos primo nella classifica di Fortune «businessperson of the year»

Dai libri alla nuvola informatica: Jeff Bezos, fondatore e amministratore delegato di Amazon,

Iron Dome, come funziona il sistema antimissile israeliano che sta salvando Tel Aviv

Gli sporadici lanci di razzi iraniani Fajr-5 contro Gerusalemme e Tel Aviv costituiscono una

Dagli Assiri all'asteroide gigante del 21/12/2012, storia di tutte le bufale sulla fine del mondo

Fine Del Mondo, Armageddon, end of the World, Apocalypse? Sembrerebbe a prima vista roba da