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Questo articolo è stato pubblicato il 07 febbraio 2011 alle ore 17:27.
È slittato a mercoledì il Consiglio dei ministri straordinario per il rilancio dell'economia. Nel pacchetto nuovamente annunciato da Berlusconi ieri nel corso di un videomessaggio ai Promotori della libertà ci sarebbero l'approvazione della proposta di riforma dell'articolo 41 della Costituzione sulla libertà d'impresa, con l'obiettivo di eliminare i lacci e lacciuoli, cioé tutta quella burocrazia che spesso rende una missione impossibile avviare una impresa. Poi rilancio del piano Sud, nuova spinta al piano casa (per ora opera incompiuta), riordino degli incentivi. Oltre a una riorganizzazione degli enti che promuovono il commercio estero, a cominciare dall'Ice. Tutti interventi che il ministro dell'Economia Giulio Tremonti vuole siano "a costo zero", per tenere saldi i conti del Paese. Un piano bollato dall'opposizione come «pura propaganda».
Rispolverato il piano casa
Nel pacchetto anche il rilancio del piano per il Sud, con l'annuncio della nuova "ripartenza" della realizzazione di alcune grandi opere, come l'alta velocità ferroviaria (Bari-Napoli, Palermo-Messina), nuovi lotti della Salerno-Reggio Calabria e il completamento della Olbia-Sassari. Una spinta, poi, anche per nuove costruzioni come da "piano casa" previsto fin dall'inizio della legislatura, ma più volte presentato e mai operativo.
Incentivi riordinati in tre filoni
Nel pacchetto potrebbe anche entrare la riforma degli incentivi alle attività economiche e il riassetto degli enti deputati all'internazionalizzazione delle imprese. Verrebbero cancellate una trentina di leggi che regolano gli aiuti pubblici alle imprese che sarebbero riordinati in tre filoni: a) automatici (crediti d'imposta e voucher); b) legati al finanziamento di programmi specifici; c) destinati agli accordi negoziali per i grandi progetti di ristrutturazione. Si opererebbe anche una semplificazione per le domande delle imprese di accesso ai fondi, con procedure semplificare ed erogazione più celeri. La metà delle risorse a disposizione sarebbe riservate per legge alle piccole e medie imprese. Si parla anche di nuovo assetto degli enti pubblici che curano l'internazionalizzazione delle imprese, con la riforma dell'Ice e l'alleggerimento della sua struttura estera, che verrebbe collegata alle ambasciate. Sul fronte delle liberalizzazioni dovrebbero essere recepite le sollecitazioni d'intervento dell'Antitrust su alcuni settori economici.