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Questo articolo è stato pubblicato il 10 febbraio 2011 alle ore 10:46.
La ripresa dell'economia mondiale prosegue e anche nell'Eurozona sembra consolidarsi una dinamica di crescita positiva. Lo segnala la Banca centrale europea nel Bollettino mensile. A livello globale, dice l'Eurotower, gli ultimi indicatori disponibili «segnalano che il consolidamento della crescita osservato nell'ultimo trimestre del 2010 è proseguito agli inizi del 2011».
Per quanto riguarda l'Eurozona, invece, dopo l'aumento dello 0,3% congiunturale registrato dal Pil dell'area dell'euro in termini reali nel terzo trimestre del 2010, i dati più recenti «continuano a confermare la positiva dinamica di fondo dell'attività economica dell'area». La Bce avverte comunque che «i rischi per queste prospettive economiche restano orientati lievemente verso il basso» e sono legati, tra l'altro, «alle tensioni in alcuni segmenti dei mercati finanziari e alla loro potenziale propagazione all'economia reale dell'area dell'euro» e ai «rincari del petrolio e di altre materie prime».
Allerta inflazione
La Bce aumenta il livello di allerta per l'inflazione nei diciassette paesi dell'euro. «I rischi per le prospettive di medio periodo circa l'andamento dei prezzi - si legge nel bollettino - permangono sostanzialmente bilanciati ma, come rilevato in gennaio, potrebbero orientarsi verso l'alto».
In particolare, l'Eurotower stima un tasso d'inflazione all'1,9% nel 2011 e all'1,8% nel 2012, in rialzo di 0,4 punti percentuali per il 2011 e di 0,2 punti percentuali per il 2012. Secondo i previsori le revisioni al rialzo rispetto alla precedente rilevazione «sono quasi interamente imputabili a un incremento delle quotazioni del petrolio e di altre materie prime, che tuttavia dovrebbe esercitareun impatto solo temporaneo sull'inflazione, data l'attesa stabilizzazione dei prezzi delle materie prime nel corso del 2011».
Tassi adeguati ma governi pronti a manovre correttive
La Bce giudica l'attuale livello dei tassi d'interesse nell'Eurozona è «ancora adeguato», ma ritiene che sia necessario seguire «con molta attenzione» l'evoluzione dei prezzi, che denotano pressioni al rialzo. L'istituto di Francoforte richiama anche i governi a dare «piena attuazione ai rispettivi piani di risanamento» e, laddove necessario, chiede che vengano «prontamente applicate ulteriori misure correttive».