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Questo articolo è stato pubblicato il 24 novembre 2010 alle ore 13:39.
Dopo due giorni in cui grazie alle elaborazioni di Nomisma - diffuse ieri dal Sole24ore.com - e dell'agenzia del Territorio sulle compravendite - leggera ripresa al centro, più sostenuta al nord, in forte calo al sud - oggi è la giornata dei prezzi. Ecco cosa Nomisma ha spiegato agli operatori immobiliari riuniti a Milano.
Le variazioni dei prezzi degli immobili non ritornano ancora, seppur per poco, in territorio positivo, ma la loro tendenza è in netto avvicinamento alla linea della stabilità (qui la mappa con il dettaglio per città, a Torino l'unico dato su base annua senza il segno meno davanti, qui un ulteriore approfondimento su Milano).Questa lettura è anche confortata dal miglioramento dei giudizi espressi dal panel degli operatori che periodicamente Nomisma intervista e che, specie in prospettiva, vedono una decisa stabilizzazione dei prezzi delle abitazioni in un quadro di tendenziale ripresa della domanda.
I prezzi sono rimasti pressoché invariati rispetto a sei mesi fa, mostrando una decelerazione nel ritmo di flessione. I prezzi sono scesi dello 0,6% sul semestre mentre su base annuai sono abbassati di circa un punto e mezzo. Nel corso del 2010 comunque la riduzione dei valori sarà la metà rispetto a quella riscontrata nel 2009. È un trend che accomuna pressoché tutte le città monitorate in quanto un po' ovunque emergono cali assai contenuti, che non superano il punto percentuale, con qualche rara eccezione di rialzi di qualche decimo di punto. Dall'inizio della fase negativa del mercato - fine 2007 - i prezzi hanno lasciato sul campo circa il 6,5%, che si trasforma in un 9,5% al netto dell'inflazione. Il fondo monetario prevedeva il doppio e quindi il paese si è dimostrato meno volatile rispetto a Spagna, Regno Unito e Stati Uniti.
Così i prezzi odierni sono tornati al livello di quelli del 2005 in valore reale. «Se osserviamo più nel dettaglio gli andamenti dei prezzi nel corso dell'ultimo ciclo immobiliare sino all'attualità - si legge sul rapporto - scorporando i mercati più pregiati e centrali rispetto alle aree più decentrate, vediamo come nel periodo di crescita, i prezzi delle zone "migliori" sono cresciute maggiormente, e, poi, le riduzioni nella fase discensiva sono risultate meno accentuate. Anche nella presente situazione di assestamento del mercato, sono le localizzazioni più pregiate e centrali e di migliore qualità complessiva che mostrano un tasso di recupero tendenzialmente migliore».
Le previsioni. Le condizioni indicano una leggera ripresa dei prezzi delle case nel 2011, con un +0,2% nel primo semestre e un +0,6% nel secondo semestre, tuttavia Nomisma fa notare che i prezzi dovrebbero rimanere pressochè sugli attuali livelli nel corso dei prossimi mesi, spostando almeno al 2012 un riavvio più deciso anche in termini reali..
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