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Questo articolo è stato pubblicato il 31 gennaio 2011 alle ore 10:29.
Rilanciare le relazioni bilaterali, che negli ultimi tempi erano state trascurate, per sfruttare tutte le opportunità che derivano da un'economia a crescita rapida, destinata a diventare nei prossimi tre decenni la terza potenza del pianeta. Sono questi gli obiettivi con cui il ministro per lo Sviluppo economico, Paolo Romani, e i vertici di Confindustria accolgono oggi a Roma il ministro indiano per l'Industria e il Commercio, Anand Sharma, accompagnato dalla Ficci - la Federazione indiana delle Camere del Commercio e dell'Industria - e da una delegazione di dieci fra le più grandi imprese del Subcontinente, dalle tlc (Bharti Enterprises) alle rinnovabili (MW Corp), dall'aeronautica (Jet Airways) alla moda (Satya PaulGurgaon), dal turismo (Bharat Hotels) alle infrastrutture (Apollo Tyres).
«Questo sarà per noi un anno in cui molti dei nostri sforzi verranno concentrati sull'India – afferma Paolo Zegna, vicepresidente per l'internazionalizzazione di Confindustria – a fine marzo faremo una missione settoriale a New Delhi e Mumbai dedicata alle infrastrutture e all'energia, a fine aprile ne faremo un'altra dedicata all'automotive, mentre a ottobre torneremo in India con una missione di sistema vera e propria».
Per la delegazione indiana, che si fermerà in Italia fino a mercoledì, sono previste due tappe. Si comincia da Roma, per gli incontri istituzionali (in agenda anche un meeting con il titolare della Farnesina, Franco Frattini) e per il confronto fra i Ceo indiani e alcune grandi imprese italiane con interessi in India, tra cui Alitalia, Astaldi, Telecom, Maire Tecnimont, Ferrero, Magneti Marelli, Lavazza, Autostrade, Italcementi, Metropolitana milanese. Previsto anche un incontro bilaterale fra il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, e quello della Ficci, Rajan Bharti Mittal. Domani pomeriggio la delegazione indiana si trasferirà a Milano, dove verranno organizzati incontri con i rappresentanti istituzionali della regione Lombardia e del Comune di Milano tra cui il sindaco, nonché commissario per l'Expo 2015, Letizia Moratti. Seguiranno i meeting con i rappresentanti imprenditoriali del territorio, con un focus particolare sui settori della moda e del design, e una cena d'affari organizzata da Alitalia, Jet Airways e Assolombarda. Sia a Roma che a Milano, un'attenzione particolare sarà riservata inoltre al tema della formazione.
Nonostante le esportazioni italiane in India siano aumentate del 20% nei primi dieci mesi del 2010, le nostre imprese non stanno ancora sfruttando appieno le potenzialità di questo grande mercato emergente: oggi siamo soltanto il 12esimo investitore. «L'India è un mercato difficile per le piccole imprese – sostiene Zegna – per questo è importante che le grandi facciano da traino. Anche la possibilità di attirare investimenti indiani nel nostro paese sarà una delle questioni da esaminare, durante questi tre giorni di incontri». Il vicepresidente è invece più pessimista sulla possibilità di chiudere in tempi rapidi l'accordo di libero scambio tra Ue e India: «La questione è delicata. I settori su cui New Delhi non vuole abbassare i dazi sono proprio quelli più strategici per il made in Italy. Dobbiamo cercare di convincerli che i nostri prodotti sono di una fascia diversa, quindi non creano una competizione diretta con l'industria locale che il governo vuole proteggere». (Mi.Ca.)