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Questo articolo è stato pubblicato il 27 ottobre 2010 alle ore 18:18.
MOSCA - Nel 2002, l'anno del censimento precedente, in Russia abitavano 145,2 milioni di persone. L'appena conclusosi censimento del 2010 dovrà rispondere a una domanda drammatica se la Russia rischia o meno una catastrofe demografica vera e propria. I risultati ufficiali saranno resi pubblici soltanto nel 2011 ma da subito gli esperti indipendenti hanno criticato aspramente l'organizzazione del censimento, costato alle finanze pubbliche in rosso 17 miliardi di rubli (405 milioni di euro), bollando i risultati ottenuti come «poco affidabili».
Anime morte
Come slogan del censimento è stato scelto «Per la Russia è importante ogni suo cittadino!» Cio nonostante secondo un recente sondaggio d'opinione, condotto a Mosca dal centro sociologico Superjob, nella capitale russa il 35% degli abitanti non è stato registrato. Per compensare le eventuali "lacune" tra gli addetti al censimento venivano distribuiti numerosi moduli in bianco, da riempire con dei dati personali delle persone inventate. «Il 25 ottobre, l'ultimo giorno del censimento, ognuno del nostro gruppo ha ricevuto da 250 a 300 moduli con l'ordine di riempirli con le anime morte», ha raccontata al quotidiano "Novye Izvestia" un'addetta al censimento di nome Maria, secondo cui per ogni 200 persone registrate realmente altrettante 200-300 dovevano essere inventate. «Eravamo tutti arrabbiati talmente tanto - ha detto Maria - che abbiamo inventato dei cognomi strani e addirittura schifosi, tipo il signor Cesso».
Denaro facile
Per le regioni con i conti dell'economia in rosso che ricevono degli aiuti finanziari dal budget della Federazione Russa uno dei motivi per aumentare il più possibile il numero degli abitanti è legato al fatto secondo cui le proporzioni delle sovvenzioni centralizzate dipendono direttamente dal numero della popolazione locale. Lo stesso vale anche per le città con più di un milione di abitanti: questi centri ricevono dei finanziamenti extra dal Governo della Russia. Scendere sotto certe cifre significherebbe per molti territori perdere una fonte di guadagno molto facile.
Criminali non dormono
Il censimento russo è stato accolto a braccia aperte dalle strutture criminali di vario tipo. I servizi segreti russi hanno trovato e hanno chiuso un falso sito Internet che imitava al 100% quello ufficiale del censimento e raccoglieva dei dati personali comprese le informazioni riservate sui conti bancari, la disponibilità delle carte di credito. A Mosca circolavano numerosi ladri che spacciandosi per gli addetti al censimento penetravano negli appartamenti per derubare persone troppo fiduciose. A Voronezh due donne, presentandosi come addette al censimento, hanno derubato una copia di pensionati di 219mila rubli (5.200 euro circa). Per non screditare la campagna del censimento il Cremlino ha dovuto diffondere le immagini che avrebbero aiutato i russi a distinguere gli addetti al censimento dai ladri mentre la polizia ha installato alcuni linee telefoniche "rosse" per raccogliere le eventuali denunce sia della gente, che degli addetti al censimento: nella città di Surgut durante il censimento negli appartamenti privati sono stati scoperti per puro caso alcuni covi del narcotraffico.