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Questo articolo è stato pubblicato il 08 marzo 2011 alle ore 10:36.
Più debiti (a tassi di interesse crescenti) e meno depositi. I dati contenuti nel supplemento «Moneta e Banche» della Banca d'Italia fotografano un cambiamento nella gestione delle finanze delle famiglie italiane. A gennaio infatti i prestiti bancari sono aumentati del 5%, su base annua mentre sono calati dell'1,7%, sempre su base annua, i depositi dell'intero settore privato, che include anche le famiglie. Bankitalia ricorda comunque che da giugno, le banche abbiano inserito nei prestiti alcune operazioni di cartolarizzazione (cessione di attività o beni di una società attraverso l'emissione ed il collocamento di titoli).
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Salgono i tassi su mutui e credito al consumo
Dalle elaborazioni della Banca d'Italia nel bollettino «Moneta e Banche» emerge poi un aumento dei tassi d'interesse medi su mutui e prestiti e una limatura degli interessi riconosciuti sui conti correnti (dallo 0,36 allo 0,35%). I tassi sul credito al consumo sono saliti di quasi mezzo punto all'8,78% dall'8,33% di dicembre, e per i mutui dal 3,18% di fine 2010 al 3,36% di inizio 2011. Per i mutui si tratta del livello più alto almeno dal dicembre 2009.
Cala il costo del credito per le società
Si riduce invece il costo del credito per le società. Sempre a gennaio, i tassi sui nuovi finanziamenti alle imprese erogati nel mese sono diminuiti di 10 punti base, al 2,69%. La discesa è guidata dai tassi sui prestiti di importo superiore a 1 milione di euro (2,36% rispetto al 2,56% di dicembre), mentre rimangono pressochè stabili i tassi sui prestiti di importo inferiore a tale soglia (3,26% dal 3,24% del mese precedente).
Aumentano i prestiti alle imprese
A gennaio 2011 il tasso di crescita sui 12 mesi dei prestiti delle banche al settore privato, corretto per le cartolarizzazioni cancellate dai bilanci bancari, è salito del 4,8% rispetto al 3,6% di dicembre. Il tasso di crescita sui 12 mesi dei prestiti alle società non finanziarie è salito del 4,2% dal 2% del mese presedente, mentre è rimasto invariato al 5% l'analogo tasso di crescita per il credito alle famiglie. Il tasso di crescita sui 12 mesi delle sofferenze, non corretto per le cartolarizzazioni, rimane sostanzialmente stabile al 30%, dal 29,9% di dicembre. La raccolta del settore privato, aggiunge Bankitalia, registra un calo dell'1,7% su base annua rispetto al -1,2% di dicembre. Il tasso di crescita della raccolta obbligazionaria rimane negativo e pari al -1,6%, invariato su dicembre.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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