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Questo articolo è stato pubblicato il 22 marzo 2011 alle ore 15:44.
Rcs Mediagroup ha chiuso il 2010 con ricavi consolidati in crescita del 2,2% a 2.255 milioni, ricavi pubblicitari in aumento del 7% a 759,6 milioni, ebitda pre oneri e proventi non ricorrenti a 199,4 milioni contro i 133 del 2009 e un utile netto di 7,2 milioni rispetto ad una perdita di 129,7 milioni. L'indebitamento finanziario netto è pari a 970,8 milioni, in miglioramento di 86,3 milioni sul 2009. Dal piano interventi Rcs registra benefici complessivi per 226 milioni. Per il 2011 Rcs «confida in un risultato netto in miglioramento rispetto al 2010, sostenuto da interventi strutturali e dal continuo ed incisivo proseguimento delle azioni di contenimento dei costi».
Il gruppo Rcs MediaGroup considera il 2011 come un anno di «stabilizzazione e di proseguimento nella transizione verso modelli di business innovativi e sfidanti» seguendo le linee guida del piano triennale e focalizzando ulteriormente l'attenzione sul customer relationship management, trasversale a tutte le aree di business, con l'obiettivo di privilegiare la relazione con il lettore e promuovendone la fidelizzazione attraverso programmi integrati sia di gruppo sia di brand. Tra le attività del gruppo, spiega la nota riferendosi alle previsioni sul 2011, la raccolta pubblicitaria continuerà ad essere caratterizzata dalla progressiva affermazione dei mezzi di raccolta online.
A tal proposito Rcs evidenzia che nel 2010 la raccolta pubblicitaria commerciale lorda online delle aree Quotidiani Italia e Quotidiani Spagna ha raggiunto il 19% della pubblicità commerciale nazionale, con tassi di crescita a due cifre rispetto allo scorso esercizio. A livello complessivo, tenuto conto degli andamenti rilevati nei primi mesi dell'esercizio 2011, «si prevedono ricavi pubblicitari in contenuto miglioramento rispetto all'esercizio 2010». Le diffusioni continueranno a confrontarsi con la fase di evoluzione del modello di business. La forte accelerazione dei progetti cross-mediali e digitali, consentirà di mitigare la flessione del prodotto cartaceo non escludendosi per alcune testate un'inversione del trend. Importante sarà anche l'ulteriore sviluppo dell'area Libri, dopo le recenti implementazioni di nuove piattaforme distributive editoriali e l'esordio del libro multimediale.
La società sottolinea inoltre che il Piano triennale approvato in dicembre dal Cda è focalizzato sullo sviluppo del portafoglio prodotti e ribadisce che «non si esclude d'altro canto, come noto, la valutazione di revisioni del perimetro di Gruppo (o di singoli comparti), compatibilmente con la situazione del mercato, rispetto alle attività ritenute non core e alla luce delle prospettive dei rispettivi settori». Il Cda del gruppo, a seguito delle dimissioni dell'amministratore Claudio De Conto, ha provveduto a nominare per cooptazione amministratore della società Vittorio Malacalza chiamandolo anche a far parte del comitato esecutivo. Malacalza, che è socio di Tronchetti Provera in Camfin, ha partecipato alla riunione del consiglio presso la sede di del Corriere della Sera. (Il Sole 24 Ore Radiocor)
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