Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 08 aprile 2011 alle ore 07:44.

My24

Un rincaro di 12 euro al mese, pari a 144 euro l'anno, ogni 100mila euro di mutuo. È questo il costo della stretta monetaria decisa ieri dalla Bce per i sottoscrittori di un finanziamento a tasso variabile, ovvero il 40% degli italiani. Un rialzo del 2,5% circa, se calcolato su un piano di ammortamento ventennale, che però sale al 3,5% se valutato su un mutuo della durata di 30 anni: in questo caso, infatti, il quarto di punto imposto da Jean-Claude Trichet si traduce in 13 euro in più al mese, 156 euro l'anno.

La conseguenze dell'aumento del costo del denaro dello 0,25% è insomma ancora marginale, e già messo in conto da chiunque abbia deciso di optare per un tasso variabile consapevole dei rischi (oltre che delle opportunità) del prodotto. Tuttavia sia le previsioni degli analisti, sia le parole di Trichet - che ieri ha confermato che i tassi appaiono «ancora bassi» nonostante la stretta - sia le indicazioni dei futures degli Euribor (l'indice a 12 mesi è stato fissato al 2,04%), lasciano chiaramente presagire nuovi ritocchi all'insù nei prossimi trimestri. Con effetti non del tutto trascurabili per chi è alle prese con l'acquisto di una casa.
Abbiamo ipotizzato due situazioni tipo, ovvero un single che sottoscrive un prestito da 100mila euro e una famiglia a doppio reddito con un mutuo da 300mila euro. E abbiamo proiettato il loro piano di ammortamento nel tempo, per vedere come cambia la loro rata variabile in caso di futuri aumenti.

Se, come concordano molti analisti, entro la fine dell'anno Francoforte opterà per altri due ritocchi da 25 punti-base ciascuno, così da portare il main-rate all'1,75%, il rincaro finale per il single che ha puntato sul "variabile" sarebbe pari a 37 euro al mese in più rispetto ad oggi, ovvero 444 euro l'anno su un mutuo ventennale. In caso di una dilazione a 30 anni, l'aumento annuo sarebbe di 468 euro, 39 al mese. Parallelamente, la famiglia con un prestito da 300mila euro si ritroverebbe a sostenere una rata mensile maggiorata di 110 euro, con un aggravio annuale (sui 20 anni) di 1.320 euro, che diventa pari a 1.404 euro in caso di mutuo a 30 anni (117 euro in più al mese). Insomma, un po' come pagare 13 rate l'anno anziché 12.

«Non si può dire che un mutuo fisso sia in assoluto più conveniente di un variabile - sottolinea Roberto Anedda, vicepresidente del broker Mutuionline -. Tutto dipende dalla sostenibilità della rata rispetto al reddito. Nel caso del variabile, però, è indispensabile testare la propria tolleranza a un rialzo dei tassi sostenuto». Sebbene appaia come uno scenario ancora lontano, è possibile che «nel medio-lungo termine gli Euribor salgano del 2-3% rispetto ad oggi». Del resto, non va dimenticato che appena prima dello scoppio del terremoto finanziario del 2008, l'Euribor a 3 mesi era superiore al 4,5 per cento. Ieri era a quota 1,28 per cento.

Commenta la notizia

Listino azionario italia

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Principali Indici

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Shopping24

Dai nostri archivi