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Questo articolo è stato pubblicato il 28 aprile 2011 alle ore 13:16.

La stagione dei dividendi a Piazza Affari entra nel vivo. Dopo le 19 cedole staccate ad aprile (con Fiat tra le big) è in arrivo una nuova ondata di cedole, tra quelle pagate ai possessori di azioni ordinarie e quelle elargite ai titolari di azioni di risparmio. A maggio, giugno e luglio arriveranno nelle tasche degli azionisti 126 cedole, su un totale di 152 programmato da gennaio a luglio 2011. Il mese più fitto di appuntamenti è maggio, quando le società quotate a Piazza Affari staccheranno 103 dividendi. La data più gettonata è il 23 maggio (64). Ma anche il prossimo lunedì (2 maggio) è una data non trascurabile sul fronte dei dividendi, quando sono in programma 12 stacchi (consulta l'elenco completo della stagione dei dividendi a Piazza Affari).
I dividendi più alti a Piazza Affari
Confrontando l'importo del dividendo con il prezzo di Borsa si arriva a quantificare il rendimento (importo cedola/prezzo di Borsa x100). Dal calcolo risulta che al momento la società che si aggiudica la palma del dividendo più alto è Intek che, ai valori correnti di mercato, offrirà agli azionisti un dividendo 2011 (relativo agli utili d'esercizio maturati nel 2010) corrispondente a un rendimento del 12 per cento. Al secondo posto Kme Group che distribuirà agli azionisti di risparmio un dividendo equivalente a una performance del 10,27 per cento. Sul terzo gradino del podio Telecom It Rsp (8,06%). Grasse cedole anche per Isagro (7,89%), Mediaset (7,82%), Conafi (7,74%), Cairo Comm (7,74%), Mutuionline (6,75%). Nel complesso, 21 società hanno elargito/o lo faranno da qui a luglio quote di utili corrispondenti a un rendimento del 5 per cento. La media delle performance da dividendo, sempre stando ai prezzi di Borsa attuali, è pari al 3,34 per cento (consulta l'elenco completo della stagione dei dividendi a Piazza Affari).
Le cedole delle big
ll 18 aprile Fiat ha staccato cedole con performance superiori al 5 per cento sia per i possessori di titoli di risparmio che per azioni privilegiate. Tra le altre società a larga capitalizzazione, Finmeccanica distribuirà 0,41 euro ad azione, pari un tasso del 4,37% al prezzo di Borsa di 9,38 euro. Enel distribuirà il 20 giugno 0,18 euro ad azione (3,74%) come saldo del dividendo complessivo di 0,28 euro elargito sul 2011 (dopo l'acconto a fine 2010 di 0,10 euro). Tra gli istituti di credito il rendimento da dividendo più alto è al momento quello di Banca Generali (4,92%), seguita da Intesa Sp Rsp (4,76%), Banca Pop Mi (4,28%). Torna al dividendo Banca Mps (2,67%). Unicredit Rsp è al 102esimo nella classifica delle performance (rendimento del 2,24%), le ordinarie al 120esimo (1,73%).
Dividendo non vuol dire guadagno sicuro
Per incassare i dividendi è sufficiente acquistare i titoli il giorno che precede lo stacco della cedola. Tuttavia, i gestori sottolineano che, nella maggior parte dei casi, la valutazione borsistica delle azioni già incorpora, in media con due mesi di anticipo, l'effetto dividendo. Non a caso, il giorno dello stacco il titolo quota ex-cedola, ovvero viene sottratto dal prezzo di Borsa il valore della cedola. Ecco perché quest'ultima, secondo gli esperti, deve essere considerata più un indicatore dello stato di salute dell'azienda che non un fattore speculativo di breve periodo.
Peraltro, la scelta di una società di aumentare la quota di utili da distribuire ai soci (piuttosto che reinvestirli industrialmente) può essere interpretata dai mercati anche come un segnale di debolezza sulla solidità del business dell'azienda. In questo caso il titolo perde valore. E il valore dell'investimento per il risparmiatore (anche se sostenuto da un forte dividendo) rischia di scivolare in territorio negativo, o di vanificarsi.
È il caso, ad esempio, di Intek, società che quest'anno è al top della classifica dei dividendi di Piazza Affari. I suoi azionisti avranno sì un accredito in conto corrente di un controvalore dall'investimento pari al 12% ma il valore del titolo negli ultimi 12 mesi è diminuito delll'11,43 per cento. Non sempre è così, ovviamente. Il rendimento total return (variazione prezzo di Borsa + dividendo) di Kme Group (al secondo posto della classifica dei dividendi a Piazza Affari) è nettamente superiore al 10,27% che sarà offerto dal gruppo il 20 giugno, dato che a questo valore si deve aggiungere l'apprezzamento del valore del titolo in Borsa del 22,73% nell'ultimo anno. Positivo il total return anche di Telecom It Rsp (al terzo posto in classifica). Nell'ultimo anno il titolo è cresciuto del 2,73%, da sommare all'8% della prossima cedola in programma. Storia diversa per Mediaset, anch'essa nella top della classifica dei dividendi. Il total return per chi avesse comprato azioni del Biscione l'anno scorso è invece negativo. La cedola del 7,82% non è sufficente a coprire l'andamento del titolo a Piazza Affari che negli ultimi 12 mesi ha bruciato un quarto del valore.
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