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Questo articolo è stato pubblicato il 06 maggio 2011 alle ore 10:30.

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Tokyo chiude in netto calo (-1,45%) dopo il balzo dello yen. L'euro scivola sotto 1,46 dollariTokyo chiude in netto calo (-1,45%) dopo il balzo dello yen. L'euro scivola sotto 1,46 dollari

Il dato migliore delle attese sul mercato del lavoro negli Stati Uniti innesca gli acquisti sulle principali Borse europee che, dopo una mattinata attendista, chiudono la seduta in deciso rialzo. Il CAC 40 di Parigi guadagna l'1,37%, il DAX 30 di Francoforte l'1,52% mentre a Piazza Affari FTSE MIB e FTSE IT All Share segnano avanzano dello 0,98 e dell'1,02% rispettivamente. Chiusura in territorio positivo anche per Wall Street, che però in chiusura ha ceduto terreno sugli allarmi circa una ventilata uscita della Grecia dalla zona euro. Il Dow Jones è salito dello 0,43% a 12.638,66 punti, il Nasdaq dello 0,46% a 2.827,56 punti mentre lo S&P 500 ha guadagnato lo 0,38% a 1.340,14 punti.

Banche in rialzo a Piazza Affari
Sul listino milanese chiude in netto rialzo Tenaris (+5,25%) che ha mostrato nel primo trimestre 2011 vendite nette a 2,32 miliardi di dollari, in crescita del 42% rispetto allo stesso periodo del 2010 e un utile netto a 324,2 milioni di dollari (+46%). Bene le banche, reduci da una seduta difficile: Banca Mps, Banco Popolare, Unicredit e Ubi Banca guadagnano tutte oltre un punto percentuale. Potitiva anche Intesa Sanpaolo nonostante in mattinata l'agenzia Moody's ha tagliato il rating ad "AA3/C+" mantenendo l'outlook stabile.

Bpm premiata da S&P
La migliore dei titoli del credito è Banca Popolare di Milano (+2,62%) dopo che l'agenzia di valutazione Standard & Poor's ha rivisto al rialzo l'outlook sulla casa madre e sulla controllata su Banca Akros da "negativo" a "stabile". La decisione, spiega una nota di S&P, riflette la convinzione che «il profilo finanziario dell'istituto trarrà significativi benefici dall'annunciato aumento di capitale fino a 1,2 miliardi».

Confermata la revisione delle condizioni del convertendo
Bpm ha confermato, tra l'altro, le indiscrezioni stampa relative all'eventuale revisione delle condizioni del prestito convertendo. In particolare, spiega una nota, l'ipotesi «verrà esaminata dal cda nella prossima riunione del 12 maggio». Secondo Il Sole 24 Ore l'istituto potrebbe rivedere le condizioni del convertendo da 400 milioni con scadenza nel 2013 in modo da favorire l'immediata conversione del prestito. L'idea riportata sull'edizione odierna del Sole 24 Ore sarebbe quella di raddoppiare il numero delle azioni da assegnare ai sottoscrittori del convertendo, in modo da dimezzare da 6 a circa 3 euro il prezzo di conversione.

L'euro perde quota
Continua a calare l'euro sceso poco sopra quota 1,43 dollari contro 1,4605 della chiusura di ieri. La divisa comune è stata ancora penalizzata dalla cautela mostrata ieri dalla Bce sui tassi, ma soprattutto in serata ha accusato il colpo dell'allarme sulla Grecia.

Petrolio Wti, chiusura in calo a New York
I prezzi del petrolio dopo la decisa frenata della vigilia ha inizialmente recuperato terreno grazie anche al dato sul mercato del lavoro americano che, dando forza alla ripresa americana, è stato interpretato come un segnale positivo per la futura domanda di greggio. Il greggio Wti ha poi addirittura chiuso in ribasso e si è attestato di nuovo in negativo, al minimo delle ultime 8 settimane: i future con scadenza a giugno hanno finito a 97,18 dollari al barile, in calo di 2,62 dollari, il 2,6% in meno rispetto alla chiusura di ieri. A pesare, secondo gli osservatori Usa, il rafforzamento del dollaro nelle ultime ore sulle tensioni legate al debito greco. A Londra il barile di Brent, il greggio del mare del Nord, nel pomeriggio ha recuperato 1,93 dollari a quota 112,73.

I mercati delle materie prime, oro in lieve risalita
Questa settimana si è verificato un tonfo generalizzato dei prezzi delle commodities con i trader che hanno innescato forti vendite sulla scia dei timori per un calo della domanda degli Stati Uniti e per le prospettive economiche in Cina. Le quotazioni delle materie prime hanno anche risentito del rafforzamento dell'euro nei confronti del dollaro. L'oro, in controtendenza, ha segnato un nuovo picco storico a 1.577 dollari l'oncia ma anche i metalli preziosi hanno chiuso la settimana con forti perdite e oggi il metallo giallo ha recuperato solo lo 0,95% a 1495 dollari l'oncia. L'argento in settimana ha lasciato sul terreno quasi un terzo del valore. Anche i metalli di base hanno risentito pesantemente delle prospettive dell'economia globale, Cina in testa. Il rame quotato a Londra ha perso in una settimana 600 dollari alla tonnellata attestandosi poco sopra quota 8.700 dollari. Ha ceduto180 dollari anche l'alluminio a 2.600 dollari mentre il nickel è sceso da 26.600 dollari a 24.400 dollari a tonnellata.

Tokyo in netto ribasso
Alla ripresa dopo il ponte festivo di tre giorni la Borsa di Tokyo chiude gli scambi in netto ribasso dell'1,45%, in scia al rafforzamento dello yen sulle principali valute e alle perdite di ieri registrate dai mercati. L'indice Nikkei si porta a 9.859,20 punti, 145 in meno della chiusura di lunedì, recuperando nella seconda parte della seduta dopo aver toccato in mattinata perdite di oltre il 2 per cento.

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