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Questo articolo è stato pubblicato il 02 giugno 2011 alle ore 08:12.

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«Servono più controlli sugli Etf legati ai derivati» (Nella foto, Steven Maijoor)«Servono più controlli sugli Etf legati ai derivati» (Nella foto, Steven Maijoor)

MILANO - L'autorità europea di controllo dei mercati Esma (European Securities and Market Authority) lancia l'allarme Etf. «È un asset su cui c'è bisogno di porre maggiore attenzione per proteggere gli investitori da nuovi rischi sistemici». A dirlo è il neo presidente Steven Maijoor che in una intervista a Il Sole 24 Ore spiega le prossime mosse dell'authority europea. «Avvieremo a luglio una consultazione per individuare potenziali aree di rischio e tra queste potrebbero rientrare anche gli Etf». Alla guida dell'Esma dallo scorso febbraio, prima di questo incarico Maijoor è stato presidente dell'autorità di Borsa olandese Afm (Authority for the Financial Markets).

Dottor Maijoor il mandato di Esma prevede interventi sul mercato dei derivati. A che punto siete?
Il settore dei derivati è un tema importante per Esma il cui compito fin dall'inizio è stato quello di regolamentare un mercato stimato in 600mila miliardi di dollari e dove gli scambi avvengono prevalentemente Over-the-counter. Il ruolo destabilizzante avuto nel corso della crisi finanziaria nel sottostimare i rischi sottostanti è ormai un fatto assodato. Ora la tendenza sia in Europa sia negli Stati Uniti, attraverso la riforma Dodd-Frank, è l'adozione di regole chiare che evitino un nuovo rischio sistemico, un obiettivo fatto proprio anche dal G20. Un primo passo sarà l'adozione del clearing per i derivati dove regolare le posizione debitorie e creditorie delle controparti, un passaggio oggi aggirato perché gli scambi avvengono fuori mercato. Il processo è appena iniziato e il compito dell'Esma sarà definire quali classi di derivati saranno obbligatoriamente regolati attraverso una controparte centralizzata, quali bilateralmente, quali standard tecnici dovrà avere il clearing. Il sistema di reporting delle trade repositories sarà un altro elemento indispensabile per garantire la trasparenza degli scambi.

Il processo potrebbe coinvolgere anche gli Etf?
Gli Etf rappresentano un'area completamente diversa dai derivati, tuttavia siamo aperti a qualsiasi ipotesi. Sono state avviate consultazioni con i fondi, ma sia chiaro il nostro campo d'azione è limitato a quei prodotti sintetici legati a derivati e swap e per questo potrebbero rientrare nell'area di intervento degli standard tecnici adottati per i derivati.

Le agenzie di rating rappresentano un'altra priorità di Esma. Che cosa state facendo?
La qualità dei rating pubblicati dalle agenzie internazionali è stata oggetto di un intenso dibattito, avviato dalla crisi finanziaria in poi. È ormai provato come i rating assegnati a quei prodotti strutturati che si sono rivelati tra le cause della più disastrosa crisi finanziaria, erano sbagliati e non credibili. Diverso il caso dei rating sovrani la cui assegnazione è legata ai problemi fiscali dei singoli paesi. Mentre per i prodotti strutturati possiamo attingere dall'esperienza passata per evitare di ripetere gli stessi errori, per i rating sovrani non abbiamo parametri storici in base ai quali affermare se siano corretti oppure no….

Avete in programma di avviare dei controlli sulle agenzie di rating?
Con la crisi finanziaria abbiamo scoperto che in molti paesi non esisteva alcuna forma di controllo delle agenzie. Oggi chiediamo che esse rispondano a requisiti di trasparenza, indipendenza e governance, a cominciare dalla disclosure sulla metodologia di calcolo adottata. Un primo round sarà fatto dopo l'estate: visiteremo le agenzie per capire se i requisiti da noi richiesti sono rispettati. Sia chiaro non abbiamo il compito di riformare i singoli rating, ma di verificare come il lavoro viene realizzato. La registrazione sarà un altro passaggio fondamentale, un compito demandato alle autorità nazionali.

Che poteri avrà la nuova autorità in fatto di ispezioni?
Le autorità nazionali manterranno il potere di svolgere ispezioni, comminare sanzioni e multe nei confronti dei soggetti vigilati. Fanno eccezione le agenzie di rating su cui l'Esma avrà il compito di vigilanza, inclusa la possibilità di effettuare ispezioni ed imporre sanzioni o adottare altre misure (la Commissione europea due giorni fa ha pubblicato le regole che l'Esma dovrà seguire per la supervisione delle agenzie di rating, ndr). Altro compito dell'Authority riguarda i casi in cui si manifestino fenomeni di competizione regolamentare tra gli stati, ovvero quando le regole non vengono applicate in modo omogeneo, ad esempio, per attirare investitori istituzionali. La stabilità dei mercati è uno dei nostri principali obiettivi, insieme alla trasparenza e alla protezione degli investitori. Siamo soltanto all'inizio e ogni decisione dovrà essere analizzata in funzione delle implicazioni di stabilità per i mercati.

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