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Questo articolo è stato pubblicato il 01 luglio 2011 alle ore 06:42.

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«Entro l'estate presenterò un accordo quadro sull'alleanza con la banca Vtb». Giovanni Perissinotto, interpellato dal Sole24 Ore, annuncia tempi stretti sul dossier russo. Una informativa aggiornata sul tema è stata fornita ieri nel corso del comitato esecutivo delle Generali. La riunione – durata tre ore e a cui hanno partecipato oltre al capo azienda il presidente Gabriele Galateri, l'ad Sergio Balbinot e i tre vice presidenti, Francesco Gaetano Caltagirone, Alberto Nagel e Vincent Bollorè, oltre ai consiglieri Angelo Miglietta e Lorenzo Pellicioli – ha affrontato temi ordinari come la strategia del gruppo triestino e l'andamento della gestione a fine maggio, decidendo poi per la conferma per il prossimo triennio del country manager per la Spagna, Jaime Anchustegui Melgarejo. Sulla carta il dossier Vtb non era all'ordine del giorno, ma, vista la rilevanza della partita per le Generali, il vertice ha preferito aggiornare i componenti del comitato sullo stato dei colloqui.

Generali si muove nella partita russa nell'ambito degli accordi sull'Europa dell'Est con l'alleato ceco Petr Kellner e un'eventuale alleanza verrebbe stretta tramite la joint venture Generali Ppf Holding (dove Trieste ha il 51%). Sulla vicenda si è tra l'altro registrato una decina di giorni fa un incontro al vertice tra Perissinotto e l'amministratore delegato della banca moscovita Andrei Kostin.

L'idea di Trieste, secondo quanto si apprende, sarebbe quella di stringere una jv tra Generali Ppf e la Vtb, in cui i russi sarebbero al 49%, non solo per un'alleanza nella bancassicurazione, ma anche una società con una rete di agenti e capacità di distribuzione online. Il processo comunque sembra lungo e, secondo alcuni, anche assai complesso prima di arrivare a un accordo vero e proprio.

Nel corso della riunione di ieri – a margine della quale si è registrata anche la visita del ceo di Bnp Paribas Baudouin Prot – non è invece stato affrontato il nodo della svalutazione di Telco, la scatola a cui fa capo il 22,4% di Telecom Italia e partecipata da Generali, Mediobanca, Intesa Sanpaolo e Telefonica. L'orientamento dei grandi soci, ad eccezione degli spagnoli, sarebbe quello di contabilizzare la svalutazione nella semestrale (per le Generali) o nel bilancio annuale che si chiude al 30 giugno (per Mediobanca). Si dovrà però aspettare il cda Telco del 6 luglio.

Lo studio effettuato da Lazard fissa a 1,8 euro il valore fair dei titoli del gruppo telefonico, questo a fronte di un valore di carico di 2,2 euro e di un prezzo di Borsa di 0,9 euro. Per Telco portare il valore unitario delle azioni alla soglia di 1,8 euro significa contabilizzare una diminuzione di valore nell'ordine di 1,2 miliardi. La conseguenza pratica per gli azionisti è quella di fornire un prezzo di riferimento che potrà (ma non necessariamente dovrà) essere utilizzato per redigere i rispettivi bilanci, con valutazioni che potranno essere differenti a seconda di come è stata iscritta la partecipazione. Ad ogni modo a un prezzo di 1,8 euro per azione la minusvalenza potenziale per i Mediobanca e Intesa Sanpaolo titolari dell'11,5% a testa della scatola di controllo di Telecom Italia, sarebbe intorno ai 120-130 milioni.

Discorso a parte per le Generali. In teoria, prendendo come riferimento il valore di 1,8 euro, dato che la compagnia detiene il 30,4% di Telco, la perdita potenziale sarebbe di circa 370 milioni, di cui la quota parte che andrà a impattare sull'utile dovrebbe essere nell'ordine del 20 percento. Tuttavia secondo quanto si apprende il gruppo triestino è in una fase di riflessione su questo tema. Tanto che avrebbe avviato delle valutazioni interne sul tema Telco da affiancare a quelle dell'advisor esterno. Considerazioni che saranno affrontate il 19 luglio quando è stato convocato il comitato di controllo che prenderà visione dell'impairment test che includono anche la quota in Telco.

La decisione finale su quale valore prendere come riferimento spetterà poi al cda delle Generali del 5 agosto che esaminerà i conti semestrali.
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