Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 21 luglio 2011 alle ore 08:17.
Nonostante un nuovo rafforzamento dello yen sul dollaro sotto quota 79, l'indice Nikkei della Borsa di Tokyo, sulla scia dei mercati di ieri, è riuscito oggi a tenere le posizioni sopra la soglia dei 10mila punti sull'onda della notizia di un inatteso ritorno al surplus commerciale con l'estero del Giappone in giugno - dopo due mesi di deficit - a segnalazione dell'iniziata ripresa a V dell'economia dopo il tonfo seguito allo tsunami del marzo scorso. Il Nikkei ha chiuso in rialzo di 4,49 punti (+0,04%) a 10.010,39 punti.
Il surplus mensile è ammontato a 70,7 miliardi di yen, in quanto le esportazioni - guidate dal recupero del settore automobilistico - sono aumentate del 5,4% rispetto a maggio, pur restando dell'1,6% inferiori al giugno 2010: anno su anno, insomma, il trend si sta invertendo visto che ad aprile si era registrato un -12,4% e a maggio un -10,3%. Con l'Unione europea, l'export mensile è salito dell'8% a 660 miliardi di yen mentre le importazioni sono cresciute del 3,6% a 540 miliardi.
articoli correlati
- Così in due giorni Piazza Affari si rimette in carreggiata dopo la settimana nera
- Ottimismo in Europa, Milano chiude a +3,04% trainata dai bancari e da Fiat. Cala lo spread Bund-BTp
- Il paradosso dello yen: paese debole, valuta forte
Un'altra sorpresa riguarda i dati sull'interscambio con l'Italia: a giugno il nostro paese ha esportato in Giappone per un valore quasi doppio rispetto a quanto abbia importato. Secondo i dati doganali giapponesi (che comunque non monitorano con precisione i flussi di merci giapponesi dentro i paesi Ue dal primo punto di arrivo), l'Italia ha esportato in giugno per 60,46 miliardi di yen, con un aumento del 10,6%), mentre ha importato solo per 34,48 miliardi di yen (con un declino del 5,1%); nel primo semestre, l'export italiano è aumentato del 12,8% a 325,9 miliardi di yen, contro un import sceso del 13,2% a 231,7 miliardi.
Nei primi sei mesi del 2011, comunque, in totale resta per il Giappone un disavanzo commerciale di 895,5 miliardi di yen, il terzo maggiore da quando il Ministero delle Finanze cominciò accurate rilevazioni statistiche nel 1979 (per il secondo trimestre, il deficit di 1.253 miliardi è il secondo maggiore di sempre).
Le imprese giapponesi, insomma, stanno risolvendo prima del previsto i problemi alla catena manifatturiera insorti a marzo. Quello di cui ora si lamentano è soprattutto il superyen, considerato da molti investitori un bene-rifugio di fronte ai problemi finanziari europei e americani.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Permalink
Listino azionario italia
Moved Permanently
The document has moved here.
Principali Indici
Moved Permanently
The document has moved here.
Moved Permanently
The document has moved here.
Ultimi di sezione
-
banche
«UniCredit più forte sul capitale con la crescita dei profitti»
-
tlc & media
Telecom, accordo sui contenuti con Mediaset
di Antonella Olivieri
-
trimestrali
Chrysler accelera nel II trimestre
di Andrea Malan
-
finanza
Mediobanca rileva il 51% di Cairn Capital. Utili in crescita del 27%, il titolo brilla in Borsa
-
la giornata dei mercati
Borse positive dopo i dati Usa, Milano +1,87%. Banche a picco ad Atene - Mediobanca fa shopping e sale (+6%)
-
ACQUISIZIONI
PartnerRe, Exor vince la partita
di Marigia Mangano