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Questo articolo è stato pubblicato il 25 luglio 2011 alle ore 14:46.

La crisi dell'eurozona è "in pausa", non è finita, avverte Wolfgang Munchau sul Financial Times. Gli investitori di hedge fund restano scettici – segnala il New York Times - perché Italia e Spagna, i Paesi che dopo Germania e Francia sono i maggiori garanti del fondo di salvataggio, potrebbero a loro volta aver bisogno di aiuto. L'Europa è nel limbo, constata El Pais.
Dopo la buona accoglienza data dai mercati, la stampa internazionale s'interroga sull'efficacia dell'accordo salva-Grecia raggiunto a Bruxelles la scorsa settimana.
"Quando gli europei torneranno dalle vacanze", avranno ancora l'euro e avranno ancora la crisi", prevede Munchau in un commento sul Financial Times.
Munchau suggerisce tre test per valutare se l'accordo di Bruxelles sia in grado di dare un contributo positivo alla crisi del debito dell'eurozona. Metterà la Grecia sulla via di una riduzione del debito sostenibile? A suo parere, no. Le nuove regole per il fondo di salvataggio (Efsf) rendono il contagio meno probabile? La sua risposta è ancora no. La partecipazione degli investitori privati è realistica ed equa? Secondo l'opinionista del Ft sì, ed è una buona notizia.
Per quanto riguarda la Grecia, Munchau considera "semplicemente ridicolo" pensare che entro il 2014 ci possano essere 30 miliardi di euro di introiti di privatizzazioni, come previsto dal pacchetto greco. "Questo e altri buchi vanno colmati", ammonisce, prevedendo che le necessità di rifinanziamento aumenteranno e che ci vorrà un terzo pacchetto greco.
Munchau dubita che l'accordo abbia reso la vita più sicura per Italia e Spagna. L'idea di dare all'Efsf maggiore flessibilità "è buona". Come l'Fmi, avrà "una linea di credito flessibile". "Potrà acquistare bond sui mercati
secondari e potrà ricapitalizzare banche". Ma il Consiglio europeo non ha alzato il tetto di 440 miliardi dell'Efsf. "E' abbastanza ampio per affrontare i suoi tre clienti periferici, ma non Spagna e Italia". Secondo l'opinionista, sarebbe stato necessario un ampliamento.
"Se i bond italiani tornano a essere di nuovo sotto pressione, crediamo davvero che gli speculatori saranno spaventati da un meccanismo di stabilità con un tetto di spesa fisso e trasparente?".
Quanto alla partecipazione del settore privato, sarà un modello per i salvataggi futuri.
L'accordo di giovedì – prosegue Munchau - è riuscito a sventare un crollo dell'eurozona ed è questo il suo merito principale. Ma "avrà successo solo se sarà seguito da altri accordi che colmino i suoi buchi": le nuove regole Efsf hanno senso solo se si permette che i meccanismi di salvataggio si sviluppino in un ‘agenzia europea del debito. Il secondo pacchetto di prestiti alla Grecia va bene purché si sia consapevoli che ne servirà un terzo.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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