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Questo articolo è stato pubblicato il 10 agosto 2011 alle ore 22:05.
L'ultima modifica è del 10 agosto 2011 alle ore 15:50.

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Un'altra giornata di passione per le Borse europee. Ad innescare il "panic selling", partito dopo l'apertura di Wall Street, sono state le voci incontrollate di un possibile downgrade della Francia da parte delle agenzie di rating. I rumors sono stati smentiti prima dal governo francese (Sarkozy ha convocato un vertice d'emergenza) e poi anche dalle stesse agenzie che hanno confermato la tripla A e l'outlook stabile per Parigi. Ma le preoccupazioni non hanno riguardato solo il debito sovrano, ma anche la solidità del sistema bancario. In particolare Societè Genèrale è stata oggetto di indiscrezioni che la davano in crisi di liquidità e sull'orlo del fallimento. Il titolo è arrivato a perdere oltre il 20% per poi ridurre le perdite nel finale di seduta e chiudere in calo del 14,9%. Pesanti anche Credit Agricole (-12,98%) e Bnp Paribas (-9,06%).

Gli indici di Borsa
Alla chiusura degli scambi il bilancio degli indici borsistici è pessimo. La peggiore è Piazza Affari con gli indici FTSE MIB e FTSE IT All Share che cedono rispettivamente il 6,65% e il 6,07 per cento. In profondo rosso anche il CAC 40 di Parigi (-5,45%), il DAX 30 di Francoforte (-5,13%) mentre il Ftse 100 di Londra limita le perdite a -3,05 per cento. Non va meglio a Wall Street dove gli indici ampliano le perdite negli ultimi minuti di contrattazione. L'indice Dow Jones chiude in calo del 4,63%, il Nasdaq del 4,09% mentre l'S&P500 segna un ribasso del 4,42 per cento. Svanisce quindi l'euforia seguita al comunicato con cui la Fed ha annunciato la decisione di mantenere i tassi di interesse a zero per i prossimi due anni.

Banche italiane a picco
Come accennato, sono stati soprattutto i titoli del credito a soffrire dell'ondata incontrollata di vendite. L'indice eurostoxx settoriale è il peggiore in Europa con un calo del 6,54 per cento. Come sempre, quando vanno male le banche, soffre Piazza Affari dove il peso del credito è particolarmente consistente. La piazza milanese è così la peggiore trascinata dai pesanti cali di Intesa Sanpaolo (-13,72%), Ubi Banca (-10,17%) e Banca Mps (-9,78%). I ribassi da cardiopalma non risparmiano Unicredit (-9,37%), Banco Popolare (-9,36%) e Banca Popolare di Milano (-8,91%).

Oro record, corsa al Bund
La fuga dal rischio intanto spinge ai massimi l'oro che ha aggiornato il record raggiungendo i 1.801 dollari all'oncia al mercato di New York. Altro bene rifugio sono i titoli di stato tedeschi. La corsa all'acquisto dei Bund ha fatto riallargare il spread con i Btp decennali a 291 punti, mentre quello dei decennali spagnoli si è attestato a 286 punti. Continuano comunque gli acquisti da parte della Bce. Lo spread dei decennali francesi è salito a 88 punti, mentre girava la voce, che le agenzia di rating si apprestavano a un downgrade della tripla A di Parigi.

Record per i cds di Francia, Italia e Belgio
I timori sui debiti sovrani dell'eurozona si fanno sentire sulle quotazioni dei credit default swap, derivati che assicurano sul rischio fallimento. I cds sulla Francia hanno raggiunto quota 176 punti base, 15 sopra il record raggiunto martedì. Lo spread dei cds a cinque anni dell'Italia ha toccato quota 392 punti base, oltre il record di 385 del 6 di agosto. Anche quelli sul debito del Belgio hanno raggiunto nuovi massimi a 279 punti base.

Corre il greggio
Chiusura in rialzo per il petrolio a New York, dove le quotazioni salgono del 4,6% a 82,96 dollari al barile dopo i forti cali dei giorni scorsi. A spingere le quotazioni del greggio è stato soprattutto il dato sulle scorte settimanali, scese di 5,23 milioni di barili. Si tratta del maggior calo in otto mesi. Gli analisti avevano previsto una crescita di 1,5 milioni di barili. Il dato fa da contrappeso al taglio delle stime sulla domanda mondiale dell'Aie, l'Agenzia internazionale per l'energia.

Borsa di Tokyo
Rimbalza invece la Borsa di Tokyo. L'indice Nikkei 225 ha guadagnato l'1,05%, chiudendo a 9.034,74 punti, 94,26 punti in più rispetto alla chiusura di ieri. Nelle tre precedenti sedute la borsa di Tokyo aveva perso il 7,5%.

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