Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 19 agosto 2011 alle ore 20:15.
L'ultima modifica è del 19 agosto 2011 alle ore 14:45.

My24
(AFP)(AFP)

Mentre sui mercati non cessano le vendite incontrollate, si torna a parlare di eurobond come possibile soluzione alla crisi dei debiti sovrani dell'Eurozona. Il commissario agli Affari economici e monetari dell'Unione europea, Olli Rehn, ha affermato che l'Ue potrebbe mettere a punto una bozza sull'emissione comune e presentare uno studio sulla loro fattibilità. «La Commissione si è offerta di presentare un report al Parlamento europeo e al Consiglio per mettere a punto un sistema di emissioni comuni per i titoli di Stato europei», ha detto Rehn. Una presa di posizione precisa e una sfida al rafforzato tandem franco-tedesco, che si è autocandidato alla guida politica dell'Unione e che sembra non volere cedere il passo alle proposte di Bruxelles.

Nein da Berlino...
«Noi non li vogliamo». È stato molto netto il commento della cancelliera tedesca Angela Merkel alla notizia che l'Ue sta lavorando su uno studio di fattibilità per l'introduzione degli eurobond. Merkel ha ribadito il no della Germania, sottolineando che, con una «collettivizzazione» del debito in Europa, i Paesi membri starebbero peggio di prima. «Si tratta di un pendio scivoloso, la situazione potrebbe peggiorare e noi non vogliamo arrivare a questo. Se tutti i debiti venissero messi in un solo contenitore non capiremmo da dove vengono. Gli eurobond non darebbero la possibilità o il diritto ai più di intervenire per forzare la disciplina finanziaria degli altri», ha spiegato la Merkel.

... e Non da Parigi
Stesso atteggiamento da Parigi. Gli Eurobond aumenterebbero il costo del debito francese con conseguenze sul rating a tripla A della Francia. Lo ha detto il primo ministro Francois Fillon ribadendo la contrarietà del governo transalpino a questo strumento senza un ulteriore consolidamento fiscale dei Paesi europei. «Alcuni invocano la creazione degli Eurobond presentandoli come la panacea. Dimenticano però che questi strumenti aumenterebbero il prezzo del debito francese», ha scritto il primo ministro in un editoriale su Le Figaro.

Martedì vertice franco-tedesco tra ministri dell'economia
Insomma, non pare proprio che l'idea di un'Europa integrata fiscalmente e in grado di dare risposte alle aspettative dei mercati faccia progressi. Dando in qualche modo ragione all'atteggiamento aggressivo degli investitori, che stanno punendo duramente da settimane le scelte (e le non scelte) dell'Unione. E a conferma che la musica sembra poter cambiare (almeno per ore) in serata è arrivata la notizia di un altro vertice franco-tedesco. I ministri dell'economia, Francois Baroin Wolfgang Schauble, si incontreranno martedì prossimo a Parigi per dare seguito al bilaterale fra Sarkozy e Merkel sulla governance della zona euro. La riunione è prevista per le 10 di mattina e punta a «mettere in opera le decisioni ambiziose prese» durante il summit fra Francia e Germania, ha piegato un portavoce di Baroin. sarà un altro bagno di sangue in Borsa? Steremo a vedere.

Tornando all'eurobond, l'idea di Tremonti e Juncker era stata più volte rilanciata come un utile espediente per risolvere la crisi dell'Eurozona. Molti si aspettavano che nel recente vertice tra Angela Merkel e Nicolas Sarkozy si discutesse della proposta. Così non è stato. Eppure l'ipotesi non è più un tabù in Germania. Esponenti del partito della cancelliera Merkel si sono espressi a favore. Il fronte dei contrari resta comunque maggioritario. Tra questi c'è anche il "falco" della Bce Juergen Stark. «Gli eurobond - ha sottolineato in un'intervista al quotidiano tedesco Handelsblatt - sono stati dipinti come la soluzione magica per uscire dalla crisi, ma in realtá sarebbe come curare i sintomi non le cause» dei problemi.

Intanto gli economisti di Barclays Capital lanciano la proposta di un'Autorità per i prestiti dell'Area dell'Euro (Eaba) per rafforzare i titoli di stato emessi dai paesi membri. La nuova autorità, si legge in una nota, potrebbe «di fatto replicare gli Eurobond in attesa che la loro emissione ottenga una effettiva approvazione politica». Il suo compito dovrebbe essere quello di «garantire solo l'emissione del nuovo debito, derivante dal costo marginale del debito che ha deteriorato le dinamiche di indebitamento di Italia e Spagna». Il debito esistente, infatti, «non pone nessun tipo di minaccia per la sua sostenibilità», perchè ha una «cedola normalmente bassa».

Commenta la notizia

Listino azionario italia

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Principali Indici

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Shopping24

Dai nostri archivi