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Questo articolo è stato pubblicato il 20 settembre 2011 alle ore 16:55.
Un altro colpo al governo Berlusconi, all’Italia e all’Europa. Il declassamento del voto del debito italiano da parte dell’agenzia di rating Standard & Poor’s domina le prime pagine dei maggiori siti d’informazione mondiali. La mossa di S&P “rafforza la paura del contagio” nell’eurozona, probabilmente “aumenterà i costi di finanziamento del debito italiano” e “solleverà altri timori per il sistema bancario europeo”.
La reazione del primo ministro, Silvio Berlusconi, che ha denunciato la decisione di S&P come lontana dalla realtà e “viziata da considerazioni politiche” non sembra migliorare la situazione, almeno per il Financial Times.
Berlusconi, scrive sul Ft Guy Dinmore, ha reagito “rapidamente e rabbiosamente”, ha ricordato il varo del piano d’austerità e ha detto che il governo sta mettendo a punto misure per promuovere la crescita. “Più che rassicurare i mercati – afferma il quotidiano - la dichiarazione di Berlusconi e i commenti dei suoi sostenitori riflettono la sensazione di un primo ministro sotto assedio”, con l’opposizione che ogni giorno chiede di dimettersi e lasciare il posto a un governo di unità nazionale.
E’ la prima volta dal 2006 che S&P declassa l’Italia e poiché ha indicato prospettive negative “ulteriori declassamenti sono possibili”, osserva sul Financial Times Richard Milne.
Il downgrade ancora una volta “mette Roma al centro della crisi dell’eurozona”, dopo giorni di intensa preoccupazione per la prospettiva di un imminente default della Grecia, nota Milne. “E’ un downgrade dell’Ue e dei politici italiani”, dice al Ft Sony Kapoor, capo del think-tank di Bruxelles Redefine. E’ un problema per il sistema bancario europeo: molte grandi banche francesi e tedesche sono fortemente esposte nei confronti dell’Italia. “Senza piena fiducia nell’affidabilità creditizia dell’Italia,è impossibile avere piena fiducia nella solvibilità del sistema bancario europeo”, afferma Kapoor.
“Il momento di questo taglio del rating non poteva essere peggiore per l’eurozona”, commenta la Bbc sul suo sito web, sotto la foto di un Berlusconi affranto, mettendo in risalto che S&P ha tagliato il voto dell’Italia a causa delle preoccupazioni per la crescita.
“E l’ultima mossa in una crisi del debito europeo sempre più profonda”, nota la Bbc. Tra i commenti degli analisti citati dal’emittente britannica, Carl Weinberg di High Frequency Economics dice che in questo momento di nervosismo dei mercati finanziari, “l’ottica di questo downgrade puzza”. Marc Lansonneur di Société Generale Private Banking sottolinea che “la sensazione di contagio è decisamente più forte di prima”.
“Il downgrade dell’Italia scuote l’eurozona”, titola sulla homepage il Guardian. Il declassamento “fa aumentare i timori di contagio nell’eurozona”. L’Independent sottolinea che l’agenzia di rating prevede che le divergenze sulla politica da seguire limiteranno la capacità dell’Italia di far fronte alla sua crisi del debito. Il Telegraph, che in copertina parla di crisi Ue più profonda, dedica un titolo a quello che dicono gli analisti. E nessuno tra gli addetti ai lavori appare davvero sorpreso.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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