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Questo articolo è stato pubblicato il 03 ottobre 2011 alle ore 17:21.

Alcune banche hanno un chiaro «problema di funding», ossia di reperire i fondi necessari alla loro attività, ha detto Mario Draghi, presidente del Financial Stability Board, organismo incaricato di riscrivere le regole finanziarie globali, accennando a un problema di fiducia per alcuni istituti di credito. Draghi ha anche aggiunto che la riforma del mercato dei prodotti derivati probabilmente non riuscirà ad essere interamente adottata entro la scadenza di fine 2012.
A Zurigo, il dimissionario presidente della Banca d'Italia e prossimo presidente Bce, che dovrà affrontare problemi cruciali per il futuro dell'eurozona, ha anche detto che vi sono lenti progressi per ridurre la dipendenza dalle agenzie di rating come chiesto dal Fsb, processo che richiede di «sviluppare la propria capacità di produrre il proprio rating e la propria valutazione dei rischi». Occorre fare di più - ha aggiunto - nel mettere in pratica le regole delineate nell'area della remunerazione nel settore finanziario, e ha definito una priorità del Fsb il tema dei bonus di cui godono i banchieri. Altro tema discusso oggi - ha spiegato Draghi - è quello dello shadow banking o sistema bancario ombra, che ha bisogno di una maggiore regolamentazione e sulla cui normativa il Financial Stability Board darà raccomandazioni.
I contenuti della riunione
La riunione del Financial Stability Board è servita a discutere «le attuali tensioni nei mercati finanziari dovute al debito sovrano e le misure che si stanno prendendo per fronteggiarle». Nella nota, il Fsb passa in rassegna i temi discussi oggi: le Sifi, istituzioni finanziarie d'importanza sistemica, su cui il Fsb ha discusso e approvato un pacchetto di politiche da sottoporre al G20 sul tema delle banche «too big to fail», troppo grandi per essere lasciate fallire. Nel pacchetto figurano elementi chiave di un nuovo regime internazionale per disciplinare il fallimento guidato delle istituzioni finanziarie in difficoltà, in modo da «non esporre i contribuenti ai rischi di perdite». Le Sifi d'importanza globale dovranno dotarsi, oltre che del piano di risoluzione, di uno di contingenza e a loro è richiesto di dotarsi di ulteriori cuscinetti per assorbire le perdite.
Del pacchetto di misure destinato al G20, inoltre, fanno parte una serie di misure tese a migliorare la sorveglianza, specie delle Sifi, fra cui la predisposizione di più avanzati sistemi dati per la gestione dei rischi. Nella nota, inoltre, il Fsb ribadisce le sue valutazioni sull'impatto macroeconomico (sul Pil) degli ulteriori cuscinetti per assorbire le perdite: «i benefici dovuti al rischi ridotti di crisi sistemiche - si lege nella nota - superano di gran lunga i costi transitori in termini di crescita del Pil».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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