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Questo articolo è stato pubblicato il 22 ottobre 2011 alle ore 08:15.

di Monica D'Ascenzo
Undicimiladuecentosettantadue iscritti tra presenti e deleghe, cinque liste, quarantatre candidati, otto sindacati e tre associazioni. L'assemblea dei soci della Banca Popolare di Milano oggi si giocherà tutta sui numeri a cominciare dalle presenze record. D'altra parte è l'assemblea del cambiamento epocale per Piazza Meda, che da questa sera avrà una nuova governance duale e un consiglio di sorveglianza, che martedì prossimo nominerà il primo consiglio di gestione e il primo consigliere delegato nella storia della banca.

Una transizione tutt'altro che morbida, iniziata mesi fa con fatica dai vertici della banca su indicazioni di Banca d'Italia. E proprio Via Nazionale ha dato gli ultimi ritocchi allo statuto che sarà portato all'approvazione dei soci e che prevede un modello di duale molto rigido con una separazione netta tra poteri di vigilanza del cds e poteri di gestione del cdg. Vale a dire: da una parte la proprietà e i soci dipendenti e dall'altra il management.

Fra le altre cose, Banca d'Italia ha colto l'occasione per l'aumento delle deleghe da tre a cinque, bocciato dall'assemblea nel giugno scorso. Un cambiamento che i soci dipendenti avrebbero preferito evitare per non perdere peso in seno all'assemblea. Oggi, però, si voterà in base allo statuto "vecchio" e Bpm ha voluto sgombrare il campo da equivoci ieri su sollecitazione della Consob: «in assemblea, sia in parte straordinaria che ordinaria, ciascun socio potrà portare non più di tre deleghe».

Tutta questione di numeri, quindi, tanto che ieri le due fazioni, in cui si sono divisi i sindacati, hanno tentato l'esercizio degli exit pool. Tra i soci prenotati, 4.948 sono dipendenti (5.003 nel 2009) e 1.040 i loro figli minorenni (1.375). Difficile dire per chi voteranno anche incrociando i dati dei 7.286 iscritti all'Associazione Amici della Bipiemme, che ha presentato la lista capitanata da Filippo Annunziata. Dei quattro grandi sindacati solo due, infatti, la appoggiano: la Uilca con 1.600 associati e la Fisac-Cgil con mille. Gli altri due, Fabi con 2.300 iscritti e Fiba-Cisl con 1.060 iscritti, hanno deciso di presentare la lista alternativa capitanata da Marcello Messori. Con quest'ultimo si sono schierati anche i sindacati minori Dircredito (250 iscritti), la Falcri (130 soci), la Ugl (90 associati) e la Sinfub (80 aderenti). Difficile ipotizzare che tutti votino per il sindacato di cui hanno la tessera, quindi la maggioranza potrebbe ricomporsi secondo logiche diverse.

Per l'assemblea, poi, si sono iscritti 3.977 soci clienti del gruppo (in gran parte familiari dei dipendenti e pensionati), mentre i soci da altri istituti sono 1.184. In totale, quindi, i soci non dipendenti sono 5.161. Anche in questo caso, però non è dato sapere come si distribuiranno i voti. La lista del Comitato soci non dipendenti, che fa capo a Piero Lonardi e conta 3.900 aderenti, punta ad avere un paio di rappresentanti nel cds, ma quest'anno a contendere i voti ai non dipendenti ci sono anche le due liste degli investitori istituzionali (Assogestioni e InvestIndustrial, che non può votare) che devono ottenere 100 voti o voti pari al 2% del capitale per ottenere i due posti loro riservati. Hanno poi libertà di scelta gli iscritti ad Assoinsieme, 3mila sostenitori tra ex dipendenti in pensione e commercianti e artigiani clienti.

Non devono vivere, invece, l'incertezza dell'elezione i rappresentanti della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Federico Fornaro, e di Crédit Industriel et Commercial, Jean-Jacques Tamburini, che siederanno per statuto nel cds.

E proprio ai nuovi organi sociali che usciranno oggi dall'assemblea si è rivolta la Consob nell'ultima comunicazione: «Tenuto conto della progettata operazione di aumento di capitale e della trasformazione strutturale della governance, si richiama l'attenzione sulla necessità che gli organi sociali in via di nomina siano consapevoli dell'estrema rilevanza dell'attualità o meno del piano industriale 2011-2015 approvato dal cda» nel luglio scorso. Alle nuove richieste della Consob ha risposto ieri Bpm rendendo pubblico il risultato dell'inchiesta interna sulle carriere degli iscritti agli Amici e dei sindacalisti. Dal 2006 sono stati promossi 130 esponenti dell'Associazione o delle organizzazioni sindacali interne su 175, con un'incidenza del 74%, mentre sulla totalità dei dipendenti Bpm (6.500) nello stesso arco di tempo le promozioni hanno riguardato 3.041 persone, ovvero il 47 per cento. L'istituto ha poi comunicato di aver messo a disposizione della lista Lonardi, su indicazione del giudice, il libro soci, ma che a ieri pomeriggio non era ancora stato ritirato. D'altra parte a poco sarebbe servito avere i recapiti dei soci a meno di 24 ore dall'inizio dell'assemblea.

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