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Questo articolo è stato pubblicato il 10 novembre 2011 alle ore 08:10.

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Lo spread BTp-Bund è in crescita continua, corro rischi sui miei depositi?
Non vi sono rischi diretti: il calo dei prezzi dei titoli di Stato italiani indebolisce in teoria i bilanci delle banche italiane (che ne hanno pieni i portafogli). Da qui a dire che gli istituti italiani rischino il default (cioè l'unico evento che dovrebbe far temere i correntisti) il passo è però molto lungo. In caso di insolvenza di una banca, inoltre, i depositi sono garantiti fino a 100mila euro ciascuno dal Fondo interbancario di tutela dei depositi (Fitd).
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E con il taglio dei tassi della Bce cambia qualcosa?
Ovviamente la mossa di Francoforte non va a impattare sul rendimento dei depositi vincolati, che è stabilito per contratto. Potrebbe invece contribuire alla riduzione dei tassi sui conti corrente, anche quelli ad alto rendimento, molti dei quali sono direttamente indicizzati al tasso Bce.
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Ho depositato i miei risparmi in banca. Che rischi corro in caso di default della banca depositaria?
Esiste in Italia il meccanismo del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, creato da un consorzio al quale partecipano quasi tutte le banche italiane, che garantisce fino a 100 mila euro per depositante e per conto corrente in caso di default della banca e di impossibilità del liquidatore di individuare le risorse per ripagare i correntisti. Godono della tutela tutte le forme di deposito nominative effettuate dai soggetti privati e relative a fondi acquisiti dalle banche con obbligo di restituzione, sotto forma di depositi o sotto altra forma, nonché agli assegni circolari e agli altri titoli di credito (come i certificati di deposito). Anche i conti di deposito godono della garanzia. Se il conto vale più di 100 mila euro, in caso di default, il depositante dovrà insinuarsi alla massa passiva per la parte eccedente e la sua posizione sarà identica a quella di un obbligazionista.
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I conti corrente e i libretti di risparmio di Poste Italiane non sono garantiti dal Fondo interbancario di tutela dei depositi. Sono rischiosi?
No, il livello di tutela è comunque molto alto sia perché la maggioranza del capitale sociale di Poste Italiane è in possesso del ministero dell'Economia sia perché la raccolta è investita solo in titoli governativi. Quindi nel caso dei prodotti di risparmio postale il garante è sempre lo Stato. Il livello di rischio coincide con il rischio Paese.
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Il rendimento dei libretti nominativi postali ordinari è dello 0,90% lordo. I conti deposito convengono di più?
I libretti postali sono più adatti ad altre esigenze che non la gestione della liquidità. Sono depositi a vista a zero spese, rimborsabili in qualsiasi momento, garantiti dallo Stato. A differenza dei conti deposito, non hanno alcun tipo di vincolo. Possono essere associati a una carta libretto postale e consentono di sottoscrivere buoni fruttiferi postali dematerializzati e di accreditare la pensione.
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I libretti di risparmio postale sono garantiti dallo Stato?
Sono depositi a vista rimborsabili in qualsiasi momento, emessi dalla Cassa depositi e prestiti, garantiti dallo Stato e collocati da Poste Italiane.
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In caso di default dello Stato si rischia un prelievo forzoso dai c/c postali?
È una misura ipotizzabile solo con il consenso del titolare del c/c. Non è concepibile allo stato attuale una misura di questo genere, sarebbe in contrasto con i principi della Costituzione.
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Che garanzia hanno i risparmiatori per i depositi sul proprio conto corrente bancario?
Nel caso estremo ed estremamente raro che la propria banca dovesse fallire, il denaro lì depositato è garantito dal Fondo interbancario di tutela dei depositi, che opera a garanzia dei clienti di tutti gli istituti di credito (quelli di credito cooperativo ne hanno uno analogo). In caso di liquidazione coatta e amministrativa di un istituto di credito, il Fondo interviene garantendo al depositante liquidità per un valore massimo di 100mila euro (era 103mila euro fino al 7 maggio scorso), entro 20 giorni lavorativi (prorogabili su disposizione della Banca d'Italia per circostanze del tutto eccezionale per altri dieci giorni). Questa garanzia è estesa ai clienti degli istituti di credito italiani, delle loro succursali nei Paesi dell'Unione europea, nonché delle succursali in Italia delle banche comunitarie e delle bacnche extracomunitarie consorziate.

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