Finale di seduta in rosso per le principali Borse europee: a Milano l'indice Ftse Mib ha chiuso in calo dello 0,31%, dopo essere arrivato nel primo pomeriggio a guadagnare oltre un punto percentuale. Sono andate male le azioni delle banche, fatta eccezione per Intesa Sanpaolo (+0,3%). Ancora male Fonsai (-5,3%). Negative anche Parigi (-0,35%), Berlino (-0,19%) e Madrid (-0,63%); resta con il segno più solo Londra (+1,07%).

I listini hanno bruscamente virato al ribasso dopo che, secondo fonti governative tedesche, il cancelliere tedesco Angela Merkel avrebbe rifiutato di alzare la disponibilità finanziaria del futuro fondo salva-stati Esm (European Stability Mechanism). Brusca discesa anche per l'euro, che al momento scambia a 1,308 contro il dollaro.

In mattinata secondo indiscrezioni la Banca centrale europea sarebbe intervenuta sul mercato secondario acquistando BTp raffreddando i rendimenti e lo spread con il Bund che, sulla scadenza a 10 anni, è tornato sotto quota 450 punti base dopo un picco oltre 470.

Focus Wall Street
In avvio di seduta la Borsa di New York sembra ignorare al momento il dato negativo sui consumi: saliti a novembre dello 0,2%, meno dello 0,6% atteso e in calo dal +0,5% di ottobre. In linea con le attese degli analisti il dato sulle scorte aziendali negli Stati Uniti, cresciute in ottobre dello 0,8%, nel mese le vendite aziendali sono invece cresciute dello 0,7%.

Indice Zew migliore delle attese
I listini europei avevano invertito al rialzo anche in seguito alla pubblicazione dell'indice Zew tedesco, migliore delle attese del mercato. Nel dettaglio l'indice sulle aspettative del settore economico della Germania è migliorato per la prima volta da nove mesi, salendo a -53,8 punti in dicembre dai -55,2 di novembre.

Ok asta in Spagna
Al miglioramento generale ha contribuito anche il buon esito dell'asta in Spagna. Madrid ha emesso buoni del Tesoro per 4,941 miliardi di euro, più di quanto nelle intenzioni, approfittando di una certa distensione del mercato, che ha accordato al Paese dei tassi di interesse in calo. Il tasso si è fissato al 4,050% per i buoni a 12 mesi e al 4,226% per quelli a 18 mesi, contro il 5,022% e il 5,159% rispettivamente dell'ultima emissione di questo tipo, che risale al 15 novembre scorso. L'operazione di oggi ha permesso al governo spagnolo di superare l'obiettivo, che era di raccogliere tra 3,25 e 4,25 miliardi di euro.

Bond del Fondo salva-Stati
Intanto in mattinata si è conclusa con successo l'asta di un bond a 3 mesi emesso dal Fondo salva-Stati europei con un rendimento pari allo 0,222%. La domanda degli investitori è risultata tre volte l'offerta.

La reazione dopo l'allarme delle agenzie di rating
Così, i mercati provano a mettersi alle spalle lo scivolone di ieri dopo che le tre sorelle del rating (Moody's, S&Poor's e Fitch) hanno indicato ieri che l'accordo raggiunto venerdì 9 dicembre dai Paesi Ue non è sufficiente a risolvere la crisi dei debiti sovrani.

Moody's ha inoltre annunciato che nel primo trimestre del 2012 rivedrà i rating dei Paesi Ue perché non ci sono state quelle «misure politiche decisive» per contrastare la crisi dell'euro. Di conseguenza l'intera zona euro rimane a rischio «di ulteriori shock».

Oro in calo a 1.650 dollari l'oncia
Intanto prosegue il calo dell'oro, complice il rischio-debito dei Paesi dell'area euro e il dollaro debole. Sui mercati asiatici Un lingotto passa di mano oggi a 1.650 dollari l'incia, in calo dello 0,9% rispetto a ieri. Giù anche le quotazioni dell'argento, sul mercato americano scambiato ai minimi da tre settimane a 31,345 dollari.

Focus mercati asiatici
La Borsa di Tokyo ha, invece, terminato la seduta in calo. In chiusura l'indice Nikkei ha perso l'1,17% a 8.552,81 punti. Il più ampio indice Topix è sceso dello 0,80% a 740,71 punti. Ha chiuso in ribasso anche Shanghai con l'indice principale in calo dell'1,87%.

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