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Questo articolo è stato pubblicato il 20 dicembre 2011 alle ore 08:17.

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Ottima chiusura a Wall Street, dove l'indice S&P500 ha terminato le contrattazioni guadagnando il 2,98%, il Nasdaq Composite il 3,19% e il Dow Jones Industrial il 2,87%. Poco prima dell'avvio della piazza americana è stato pubblicato il dato sul numero di nuovi cantieri avviati negli Stati Uniti, aumentato in novembre del 9,3% a quota 685mila unità. Si tratta di una performance nettamente migliore delle attese degli analisti che si attendevano un rialzo dello 0,3%.

Per quanto riguarda le valute, l'euro sale a 1,3080 dollari, mentre il biglietto verde cala a 77,8345 yen.

Bene le piazze europee
Dopo un avvio incerto le principali Borse europee consolidano i rialzi grazie al balzo oltre le attese dell'indice Ifo, che misura la fiducia delle imprese tedesche, e al buon esito dell'asta spagnoli a tre e sei mesi, finendo per chiudere in deciso rialzo. A Piazza Affari il FTSE MIB chiude in rialzo del 2,87%. Bene anche Parigi (+2,73%), Francoforte (+3,11) mentre Londra segna un rialzo di 1,02%. (Segui l'andamento degli indici nel box a destra).

andamento titoli

Debiti sovrani
Sul mercato dei debiti sovrani intanto è in atto una netta discesa del differenziale di rendimento tra Btp decennali e Bund equivalenti. Al termine della seduta lo spread BTp e Bund si attesta sui minimi di giornata intorno a quota 465, in flessione di circa 30 punti base rispetto alla chiusura di ieri. In calo anche il rendimento sulla scadenza decennale italiana che si attesta al 6,61 per cento. Il raffreddamento delle tensioni sui debiti è legato al sorprendente risultato dell'asta dei titoli di stato spagnoli. Madrid infatti ha collocato 5,64 miliardi di bonos. Ben oltre il target massimo di 4,5 miliardi inizialmente fissato dal governo. Ma il segnale più importante è arrivato sul fronte dei rendimenti, crollati dal 5,1 all'1,7% per i titoli a tre mesi e dal 5,227 al 2,435 per cento sui titoli a sei mesi.

Attesa per l'asta Bce a 36 mesi
Questa netta frenata dei tassi è legata in parte alla recente manovra varata dal governo spagnolo ma anche al fatto che domani ci sarà la prima asta Bce a 36 mesi. La scommessa di Draghi è che le banche utilizzino i soldi presi in prestito all'Eurotower per acquistare titoli di stato alleviando così la pressione di spread e rendimenti.

Tiene la fiducia dei consumatori in Germania
Sul fronte dei dati macro, come accennato, si segnala il balzo oltre le attese dell'Ifo tedesco. A dicembre l'indice sulla fiducia delle imprese sale a 107,2 punti (gli analisti si attendevano un calo a 106 punti). Sostanziale tenuta invece per la fiducia dei consumatori in Germania. La solidità del mercato del lavoro e il declino della disoccupazione sostengono le prospettive di consumo tedesche. L'indice Gfk, confermato a 5,6 punti in dicembre, è atteso sullo stesso livello anche a gennaio. Una lettura migliore rispetto a quella degli analisti che indicavano 5,5 punti. Dopo cinque mesi consecutivi di declino, le attese positive sui consumi sono iniziate a migliorare nel mese di dicembre.

Focus Piazza Affari
Corre Fiat (+7,14%), in linea con l'andamento dei titoli del settore in Europa dopo un ripensamento sull'auto di Fitch, alla luce di una ripresa delle vendite che interesserà però solo alcuni mercati. Fiat Industrial ha guadagnato il 3,7%, Exor il 3,43% e Pirelli il 5,51%.
BANCHE SOTTO AI RIFLETTORI. Grande rialzo per Ubi Banca, mentre Bpm ha guadagnato il 7,02% all'indomani del dato sulla sottoscrizione dell'aumento di capitale da 800 milioni di euro, che ha raggiunto il 94% delle adesioni. Bene anche Unicredit (+6,32%), Mediobanca (+5,87%) e Intesa Sanpaolo (+5,82%).
CHI SALE E CHI SCENDE. Rimbalza Mediaset (+5,92%), bene Rcs Mediagroup (+2,84%), più cauta Mondadori (+1,59%) debole invece L'espresso (-0,37%). Bene Eni (+1,98%), nella penombra Enel(+0,4%). A due velocità gli assicurativi. Positive Generali (+2,16%) ed Unipol (+2,08%), in ordine sparso invece la galassia Ligresti con il calo di Fonsai (-0,76%), il cui consiglio di amministrazione si riunisce venerdì per valutare possibili piani di rafforzamento patrimoniale. Pesante Premafin (-3,78%), in vista di una svalutazione della partecipata Fonsai, mentre si è mossa in controtendenza Milano Assicurazioni (+2,54%).

Chiusura in rialzo per Tokyo
La Borsa di Tokyo intanto chiude in rialzo. Il Nikkei, l'indice dei 225 titoli guida, registra al termine degli scambi un progresso dello 0,49% a 8.336,48 punti, 40,36 in più rispetto alla chiusura precedente.

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