Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 10 gennaio 2012 alle ore 11:16.

My24

C'è una «significativa possibilità» che Fitch abbassi il rating dell'Italia, attualmente pari ad A+, una volta completata la revisione avviata nel dicembre scorso. Lo ha affermato David Riley, capo della divisione rating sovrani dell'agenzia internazionale di classificazione. Tuttavia Roma non va verso una ristrutturazione del debito. «Non crediamo che l'Italia dovrà ristrutturare» perché questo «segnerebbe l'inizio della fine dell'euro» visto che «l'Italia è troppo grande per essere lasciata fallire».

L'agenzia di rating - peraltro unica fra le tre big del settore a essere controllata (al 60%) da una holding transalpina, la Fimalac di Marc Ladreit de Lacharrière - non pensa, invece, di ridurre il rating della Francia (tripla A) nel 2012, a meno che non avvengano nel paese forti schock economici. «In assenza di importanti shock che potrebbero essere collegati ad un forte peggioramento della situazione dell'Eurozona, Ficth non prevede di modificare l'outlook negativo sul rating prima del 2013»,.

La Grecia, ha invece aggiunto Riley, potrebbe comportare ancora pericoli per Eurolandia e spingere ancora di più l'area euro in una crisi finanziaria. Anche un taglio del debito dei creditori privati del 60% non diminuirebbe sensibilmente l'indebitamento di Atene, ha aggiunto Riley, per il quale l'uscita da Eurolandia resta «un'opzione». Fitch valuta attualmente la Grecia con un rating 'CCC' e ha già preso in considerazione un declassamento di questa valutazione a 'default status'.

Nel corso della conferenza Riley ha aggiunto che «le sfide economiche e a livello di rating di Eurolandia, i cui Paesi membri devono farsi prestare circa 2mila miliardi di euro nel 2012, sono sottolineate dal fatto che più della metà del debito dei Governi è a rischio declassamento. La capacità dei Paesi di generare una crescita economica sostenuta sarà un fattore cruciale, con Fitch che si aspetta una recessione limitata per Eurolandia nel 2012 con le misure di austerità che continuano a pesare e la fiducia dei consumatori e delle imprese che resta bassa».

Quindi, secondo Riley, «è reale il rischio di un circolo vizioso di economie in stagnazione che alimenta timori sulla solvibilità di alcuni Governi e banche». Riley rileva comunque che «di certo sta concludendosi il passaggio degli squilibri che hanno portato alla crisi e i venti contrari legati all'austerità e alla riduzione dei debiti dovrebbero cominciare a scemare verso fine anno sostenendo una graduale ripresa dell'economia che potrebbe segnare la fine della crisi».

Quanto al settore bancario, James Longsdon, direttore delle Istituzioni Finanziarie di Fitch, indica che «siamo entrati nel 2012 con una divisione nord/sud a livello di prospettive sull'Idr (Issuer Default Rating). L'outlook è per lo più negativo per le banche in Paesi come Spagna, Italia e Portogallo, il che riflette principalmente le preoccupazioni crescenti a livello sovrano ed economico e le loro implicazioni per i costi e l'accesso ai finanziamenti delle banche e la loro qualità di asset».

Il rischio di un declassamento, aggiunge, «è equilibrato per una certa parte da una Bce sempre più accomodante, ma viene acuito in Spagna da una grave crisi immobiliare», mentre a nord di Eurolandia «l'outlook stabile è più comune. Questo riflette in parte pressioni economiche e di finanziamento meno acute, ma anche, per alcuni emittenti, le attese di Fitch che la volontà e la capacità delle autorità nazionali a sostegno delle loro banche principali resteranno elevate in caso di necessità».

Sulla finanza strutturata, Marjan van der Weijden, direttore dell'omonima divisione di Fitch, rileva che «le transazioni di finanzia strutturata in Europa hanno retto molto bene nella crisi e le perdite sono previste molto basse. I bassi tassi di interesse sostengono l'outlook stabile del settore, che si trova di fronte a sfide di credito sovrano e bancario particolarmente in Paesi come l'Italia, dove la qualità del credito bancario e sovrano sta raggiungendo un punto dove potremo non essere più in grado di sostenere un rating 'AAA' su transazioni di finanza strutturata».

Commenta la notizia

Listino azionario italia

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Principali Indici

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Shopping24

Dai nostri archivi