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Questo articolo è stato pubblicato il 17 gennaio 2012 alle ore 14:03.

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Il Tesoro rassicura: la situazione del debito pubblico non è esplosivaIl Tesoro rassicura: la situazione del debito pubblico non è esplosiva

La situazione del debito pubblico italiano «non è esplosiva». Nel corso di un'audizione in commissione Bilancio alla Camera, Maria Cannata, direttore generale del debito pubblico al ministero dell'Economia, getta acqua sul fuoco. «Dobbiamo - dice - superare i prossimi tre mesi e poi l'appetito per la carta italiana tornerà. Dobbiamo far vedere che i timori sono eccessivi. Dobbiamo tener duro anche se è un po' una guerra contro tutti».

Cannata: preoccupazioni eccessive su sostenibilità del debito
Cannata prova a rassicurare gli animi, insomma, dopo l'ennesima batosta incassata nei giorni scorsi da Standard & Poor's. Quella decisione, spiega il direttore, non sarà senza conseguenze ma guai a farsi prendere da facili allarmismi. Nel documento presentato in commissione, infatti, il quadro del debito pubblico italiano viene definito dal Tesoro ancora molto delicato, anche per via della decisione di S&P, con effetti sulle strategie di investimento degli operatori ancora da approfondire e vagliare. Tuttavia, si legge nel report firmato da Cannata, «sono decisamente eccessive le preoccupazioni sulla sostenibilità del debito agli attuali tassi di interesse, soprattutto ora che la curva del rendimenti si è in gran parte normalizzata».

L'analisi: il declassamento di S&P non molto apprezzato dal mercato
La guardia quindi resta alta, ma a Via XX Settembre si valuta lo scenario con estrema prudenza. Il direttore generale del Tesoro invita anche a considerare che negli ultimi 12 mesi «il tasso di inflazione è stato significativamente superiore a quanto registrato negli anni precedenti e nel 2010 in particolare» e, pertanto, «anche il tasso reale, al netto dell'inflazione, è tutto sommato contenuto». Quanto alla bocciatura operata da Standard & Poor's non ci sono drammi. «Il declassamento di due gradini da parte di Standard & Poor's del debito italiano - sottolinea Cannata - è stata una decisione non molto apprezzata dal mercato» perché un abbassamento del rating italiano sotto il livello della A, «è stato giudicato da molti osservatori eccessivo».

Nel 2012 aumento modesto emissioni lorde a 450 miliardi
Il direttore generale del debito pubblico ricorda poi l'impegno significativo che attende il Tesoro da qui ai prossimi mesi: nel 2012 ci sarà «un aumento modesto delle emissioni lorde: a fronte dei 423,378 miliardi emessi nel 2011, il Tesoro dovrà emettere quest'anno circa 450 miliardi, quantità inferiore al totale annualmente emesso dal 2008 al 2010».

La strategia: a inizio 2012 più BoT e titoli a breve termine
A inizio anno Nei primi mesi dell'anno, quindi, «saranno sicuramente incrementate le emissioni a più breve termine, BoT, carta commerciale e titoli fino a tre anni, per gestire più agevolmente il rinnovo delle scadenze». Tuttavia, prosegue Cannata, «già dalla seconda metà dell'anno si dovrà necessariamente cercare di ritornare a una più uniforme distribuzione lungo la curva dei rendimenti per evitare che l'accorciamento della vita del debito, che a fine anno si è attestata a 7 anni (6,99 per l'esattezza) rimanga modesto e si possa riprendere quanto prima con l'ordinaria politica di consolidamento della struttura del debito». Il direttore generale ha quindi annunciato che il nuovo titolo destinato ai risparmiatori sarà lanciato «entro marzo, se non entro febbraio, sarà venduto online e non sarà un titolo triennale: le caratteristiche tecniche le stiamo ancora definendo».

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