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Questo articolo è stato pubblicato il 24 gennaio 2012 alle ore 13:18.

Tra pellicce e finanza, tra neve e supremazia mondiale sarà la cancelliera tedesca Angela Merkel a pronunciare il discorso inaugurale al Forum economico mondale (WEF), a Davos. Un chiaro segnale di chi ha in mano le chiavi del potere oggi in Europa. La manifestazione, la 42esima, sarà aperta mercoledì dalla presidente della Confederazione Eveline Widmer-Schlumpf, a fianco di Klaus Schwab, presidente e fondatore del forum.
«Il capitalismo, nella sua forma attuale, non è più adatto al mondo intorno a noi», ha detto Schwab. «Non siamo riusciti a imparare la lezione dalla crisi finanziaria del 2009. Una trasformazione globale è urgente e deve iniziare con il ripristino di un senso globale di responsabilità sociale». «Stiamo cercando disperatamente in tutto il mondo le persone in grado di offrire soluzioni», ha aggiunto. «Rischiamo di perdere la fiducia delle generazioni future».
Con questi obiettivi impegnativi, nella località grigionese sono attesi complessivamente circa 40 capi di stato e di governo e 18 banchieri centrali. Tra le personalità di spicco che parteciperanno ai lavori c'è il presidente della Bce, Mario Draghi, il segretario americano al tesoro Timothy Geithner, il direttore generale del Fmi, Christine Lagarde, il premier britannico David Cameron, il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, il segretario generale dell'Ocse, Angel Gurria e il numero uno della Wto Pascal Lamy.
Non mancheranno Bill Gates, Jamie Dimon, chief executive officer di JPMorgan Chase, il finanziere George Soros e il premio Nobel Joseph Stiglitz. Soros e Stiglizt ritengono, che la crisi economica in Europa non sia ancora finita mentre Kenenth Rogoff, professore ad Harvard, ritiene che qualche stato dovrà lasciare l'eurozona.
Gli italiani
La lista dei partecipanti italiani comprende il Governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco, il ministro dello Sviluppo Corrado Passera, la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, il presidente dell'Eni, Giuseppe Recchi, l'a.d. di Intesa Sanpaolo Enrico Cucchiani, Giovanni Castellucci (ad Atlantia), Carlo Pesenti (ad Italcementi) Domenico Siniscalco (Morgan Stanley e Assogestioni), Alessandro Profumo (quale presidente della Appeal Strategy & Finance) e Mario Moretti Polegato (Geox).
Per quanto riguarda l'esecutivo elvetico a Davos saliranno - oltre a Widmer-Schlumpf - altri cinque consiglieri federali: Johann Schneider-Ammann, che presiederà una riunione informale nel quadro del ciclo di Doha sulla liberalizzazione del commercio mondiale, Doris Leuthard, che dirigerà un vertice sull'energia, il neo ministro degli esteri Didier Burkhalter, Alain Berset, che incontrerà diversi operatori del settore della salute e Ueli Maurer, che incontrerà ministri della difesa di altri paesi.
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