Un italiano su due fa fatica ad arrivare a fine mese e sono pochissimi coloro che mettono da parte qualcosa. Circa il 50 per cento della popolazione (era solo il 25 per cento un anno fa) per andare avanti deve indebitarsi, ricorrendo a prestiti vari: da quelli personali ai mutui all'utilizzo delle carte di debito; dalle cambiali ai prestiti presso familiari. Sono questi alcuni degli elementi che emergono dal sondaggio realizzato da IPR Marketing in esclusiva per "Plus24" oggi in edicola con il quale si è indagato sul reddito degli italiani, sulla loro capacità di risparmio, su quali sono gli investimenti migliori da fare, su come e dove si investe.

La capacità di risparmio si è ridotta, ma il desiderio di comprare una casa resta in cima alle priorità degli italiani. Nel variegato pianeta Italia vi sono anche coloro che investono in antiquariato, arte, gioielli. Dopo la casa e il libretto di deposito, c'è ben posizionata la categoria degli "oggetti di valore": c'è un 17% di persone intervistate che ha dichiarato di aver investito in tali beni.

Passando alla tematica inerente la previdenza, dalla fotografia scattata da IPR Marketing emerge che gli italiani sono molto preoccupati dell'oggi e poco previdenti per il domani. Ma più per necessità, che per scelta: l'89% infatti è privo di una pensione complementare, l'81% non ha una polizza sulla vita, men che meno sanitaria, e il 71% non ha coperture assicurative sui danni, escludendo quella obbligatoria dell'Rc auto.

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