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Questo articolo è stato pubblicato il 13 febbraio 2012 alle ore 15:25.
Ce n’è abbastanza per pagare tutti i bonus delle società finanziarie londinesi per i prossimi 24 anni. E senza sforbiciate. Potrebbero servire anche a salvare i bonus i finanziamenti della Bce per le banche europee varati da Mario Draghi. E’ quanto in sostanza fa notare l’agenzia americana Bloomberg, sottolineando che le banche stanno beneficiando di una manna che potrebbe arrivare a 120 miliardi di euro, 158 miliardi di dollari.
Un bell’aiuto che aumenterà i profitti degli istituti di credito.
Royal Bank of Scotland, Bnp Paribas e Société Générale sono tra le 500 banche che hanno ottenuto i 489 miliardi di prestiti triennali della Bce concessi nell’asta di dicembre, osserva la Bloomberg in un lancio ripreso tra gli altri dal San Francisco Chronicle. A un tasso d’interesse annuo dell’1%, è un affare. Si stima che i prestiti arriveranno a un totale di 1.200 miliardi dopo la seconda asta di fine febbraio. Una somma record che potrebbe permettere alle banche di risparmiare 120 miliardi in tre anni. Secondo Morgan Stanley, “ciò potrebbe aumentare del 10% i profitti delle banche in Italia e in Spagna”.
“E’ proprio un free lunch”, un pasto gratis, un vero regalo. “Le banche possono ottenere denaro all’1% e prestarlo a tassi maggiori”, dice a Bloomberg Arnd Schaefer, economista della WestLB di Dusseldorf.
La Bce sta inondando il sistema con denaro a buon mercato nel tentativo di evitare un “credit crunch”, ricorda il lancio d’agenzia. Ogni banca europea, si legge, può prendere in prestito una quantità illimitata di denaro, purché fornisca un collaterale adeguato. “Le banche non affrontano limitazioni su bonus o dividendi”.
“Le banche più forti inevitabilmente ne approfitteranno, ma questa è una questione secondaria per la Bce”, commenta Richard Reid, direttore della ricerca all’International Centre for Financial Regulation di Londra. No comment della Bce.
Il 29 febbraio, alla seconda asta dell’operazione della Bce, denominata Ltro (Long Term Refinancing Operation), le banche potrebbero ricevere 680 miliardi di euro, secondo stime di Goldman Sachs. Il totale dei prestiti Ltro arriverebbe così a circa 1.200 miliardi di euro, superando i 1.200 miliardi di dollari erogati dalla Federal Reserve Usa dopo il crollo di Lehman Brothers nel 2008.
Secondo calcoli Bloomberg, le banche Usa - tra cui Morgan Stanley, JP Morgan Chase e Goldman Sachs – guadagnarono 13 miliardi di dollari prendendo prestiti a basso costo dalla Fed e prestando a loro volta a tassi superiori. “La cifra”, nota Bloomberg “non è comparabile con la stima del sussidio della Bce”.
“Ci saranno certamente banche che non hanno bisogno di fondi che ne approfitteranno”, afferma Richard Werner, economista dell’Università di Southampton, in Inghilterra.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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