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Questo articolo è stato pubblicato il 28 febbraio 2012 alle ore 10:46.

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Grecia, salta il summit Ue di venerdì. Da oggi i bond greci non valgono più per ottenere prestitiGrecia, salta il summit Ue di venerdì. Da oggi i bond greci non valgono più per ottenere prestiti

La Commissione europea ha cancellato l'incontro di venerdì 2 marzo nel quale si sarebbe dovuto discutere del rafforzamento dei fondi di salvataggio europei. La decisione, riferisce una fonte, sarebbe dovuta all'incertezza sulla capacità della Germania di aumentare il suo contributo per il fondo salva-Stati. Ieri il Parlamento tedesco ha votato (a fatica) l'ok al secondo pacchetto di aiuti alla Grecia ma le incertezze sul "firewall" del fondo salva-Stati (il cui rating peraltro è stato tagliato proprio ieri da Standard and Poor's) erano già emerse.

Del resto il rafforzamento del fondo salva-Stati e le continue incertezze della Grecia continuano a tenere in allerta i mercati finanziari. E a sostenere le quotazioni del Bund tedesco.

Volano i cds sulla Grecia
Oggi i cds (credit default swap), una sorta di polizze assicurative che coprono dal rischio fallimento di un titolo sottostante, sul debito greco a cinque anni sono balzati al 75%. Ciò significa che la protezione contro il default della Grecia costa 7,5 milioni dollari in fase iniziale, oltre a 100mila dollari l'anno, per coprire 10 milioni di dollari del debito per cinque anni. Pesa la decisione di Standard and Poor's di declassare il debito di Atene a default selettivo.

La Bce sospende i titoli greci come collaterali per prestiti
Decisione che ha spinto la Banca centrale europea a sospendere i bond di Atene come collaterali per ottenere prestiti alla Bce da parte delle banche europee (e domani è in programma una maxi-asta all'1% con durata 3 anni).

Una decisione, spiega la Bce, che riflette le conseguenze sul rating della Grecia indotte dall'accordo di ristrutturazione del debito raggiunto tra Atene e i creditori privati. Tra le agenzie di rating, stamattina Standard & Poor's ha tagliato il merito di credito della Grecia a "Default selettivo", mentre Fitch, dopo averlo già ridotto a C, ha già detto che lo porterà a livelli di Default non appena sarà operativa la ristrutturazione del debito con i privati.

Nei fatti la Bce prende atto che si è verificato un "Credit event". Conseguentemente le necessità di liquidità delle banche che utilizzavano i titoli di stato, cioé quelle greche, saranno soddisfatte con prestiti di emergenza da parte delle banche centrali nazionali.

I requisiti di liquidità delle banche saranno garantiti - spiega ancora la Bce - dalle banche centrali nazionali attraverso l'Emergency Liquidity Assistance, lo strumento che fornisce liquidità d'emergenza.
«I titoli di Stato greci - conclude la Bce - torneranno ad essere idonei in linea di principio una volta che sarà attivato lo schema di rafforzamento del collaterale deciso dai capi di Stato o di Governo dell'Eurozona il 21 luglio 2011, e confermato il 26 ottobre 2011, insieme a numerose altre misure volte ad assistere la Grecia nel suo programma di aggiustamento. Questo dovrebbe avvenire entro metà marzo 2012».

Comincia una settimana di fuoco per Atene
Con la riunione del Consiglio dei ministri, convocato dal premier greco Lucas Papademos per oggi alle 12:30 locali, comincia per il governo di Atene una cruciale maratona di quattro giorni durante i quali si dovranno prendere una serie di importanti decisioni per l'attuazione del nuovo pacchetto di aiuti concesso alla Grecia. Nei prossimi quatto giorni, infatti, dovranno essere preparate decine di circolari che regolano, fra l'altro la chiusura dei primi Enti statali inutili, la riduzione della spesa pubblica, la piena liberalizzazione delle professioni chiuse e la privatizzazione di alcune imprese a partecipazione statale.

In altre parole in questi quattro giorni il governo greco deve dimostrare ai suoi creditori che questa volta fa sul serio. In vista del dibattito in Parlamento sulla legge che prevede la riduzione delle pensioni, previsto per oggi pomeriggio, il premier greco vuole spiegare ai suoi ministri la gravità della situazione e la necessità che ogni ministero promuova senza ritardi gli impegni assuntisi dal governo con la firma del nuovo pacchetto.
La riunione del Consiglio dei ministri di oggi è importante anche per un altro motivo che, oltre la salvezza dell'economia del Paese, riguarda anche il sistema politico. Dalla votazione di oggi infatti, dipenderà anche il futuro dei parlamentari espulsi dai due maggiori partiti durante la votazione in Parlamento del nuovo piano avvenuta 15 giorni fa. Antonis Samaras, il leader di Nea Dimocratia (centro destra), ha già fatto intendere che il ritorno degli espulsi dipende dal loro comportamento durante le prossime votazioni in Parlamento delle leggi collegate con l'attuazione del nuovo programma.

Durante il Consiglio dei ministri di oggi, il premier - secondo informazioni di stampa - dovrebbe annunciare il nome del nuovo ministro per la Protezione del Cittadino dopo le dimissioni di Christos Papaoutsis, che ha lasciato l'incarico per partecipare alle elezioni per la leadership del Pasok previste per il 18 marzo.

I rating sui debiti sovrani / Grecia >>

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