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Questo articolo è stato pubblicato il 06 marzo 2012 alle ore 09:43.

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La stangata del bollo sul conto di deposito colpirà gli italiani, ma non tutti con la stessa intensità. Il decreto fiscale approvato dal Governo il 24 febbraio ha infatti previsto un'introduzione soft dell'imposta per una particolare categoria di cittadini: gli intestatari di depositi di importi superiori a 1,2 milioni di euro.

Favoriti i grandi patrimoni. Il decreto fissa un tetto massimo di 1.200 euro per l'imposta. Il tetto sarà in vigore per il 2012, e sparirà nel 2013. In questo modo, per un anno i grandi patrimoni saranno "risparmiati" dalla tassazione progressiva. Ecco perché. L'imposta è calcolata in modo proporzionale ed è pari allo 0,10% delle somme depositate. Ma il tetto introdotto permette di calcolare il bollo in modo proporzionale solo per i depositi fino a 1,2 milioni di euro. Dopo questa cifra, qualunque sia l'importo del conto di deposito, il bollo, in virtù del tetto, sarà fisso e pari a 1.200 euro. Il vantaggio è innegabile: un deposito di 5 milioni di euro, per esempio, in assenza del tetto avrebbe pagato, fin da quest'anno, un bollo da 5.000 euro.

Che cosa cambia dal 2013. Il vantaggio è evidente se si osserva come l'imposta cambierà, nel 2013 (guarda il grafico interattivo). In virtù della rimozione del tetto massimo, l'imposta - che nel frattempo passerà dallo 0,10% allo 0,15% - diventerà proporzionale anche sui depositi di importo superiore 1,2 milioni di euro. Allora, saranno molti i facoltosi contribuenti che rimpiangeranno il bollo "soft" del 2012. Ma il tetto potrebbe essere rimpianto anche dalle banche che, in molti casi, sono chiamate ad assolvere l'imposta di bollo. Infine, una curiosità: tra coloro che godranno dei benefici del tetto ci sono anche i coniugi Mario Monti e Elsa Antonioli, che possiedono diversi conti di deposito con importi superiori a 1,2 milioni di euro, come si scopre facilmente dalla pubblicazione dal documento «Trasparenza della posizione patrimoniale e reddituale dei titolari di cariche di governo».

La composizione dei conti deposito in Italia. Al di là dei casi illustri, lo "sconto" del 2012 riguarderà una quota compresa tra il 10 e il 15% dei conti di deposito accesi in Italia. Secondo l'indagine della banca d'Italia sulla ricchezza delle famiglie, riferita al 2010, il 19,8% dei titoli delle famiglie in deposito presso le banche ha un importo "superiore ai 500.000 euro". Le quote di depositi più consistenti sono quelle delle classi di importo "fino a 50.000 euro" (34,8%) e "da 50.000 a 250.000 euro (35%). Segue la quota dei depositi con importo "da 250.000 a 500.000 euro (10,3%).

Il tetto minimo penalizza i piccoli risparmiatori. Il decreto non prevede solo un tetto massimo, ma anche un tetto minimo per l'importo del bollo sui conti di deposito, pari a 34,20 euro. Con i piccoli risparmiatori, il Governo non ha usato le stesse premure riservate ai titolari di grandi patrimoni. Infatti, visti i criteri con cui è stata definita l'imposta, il tetto minimo elimina la progressione per gli importi più bassi: tutti i depositi con importi compresi tra 0 e 34.200 euro pagheranno un'imposta fissa di 34,20 euro. E la pagheranno da subito, non dal 2013.

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