Deciso calo per i rendimenti nell'asta BoT a tre e 12 mesi scesi a quota 0,492% contro l'1,9% di settembre 2011 e all'1,405% per l'annuale contro il 2,2% di febbraio. Buona la domanda, pari a 7,8 miliardi di euro contro un'offerta di 3,5 per i trimestrali e a 11,7 miliardi contro gli 8,5 offerti per gli annuali.

Solo tre mesi fa il rendimento del BoT a 12 mesi in asta sfiorava la soglia del 6% (5,95% nell'asta del 12 dicembre).

Secondo Alessandra Giansanti di Ing «i risultati d'asta sono molto buoni per entrambi i titoli, sia in termini di rendimento, sia in termini di domanda, specie alla luce del fatto che l'ammontare emesso è superiore a quello in scadenza, dato che il 15 marzo scadono titoli per 8,25 miliardi di euro. Questo garantisce un'offerta netta di 3,75 miliardi».

Per Chiara Manenti (Intesa Sanpaolo) «sicuramente la riduzione dei premi a rischio che si è osservata stamane sui periferici ha favorito il buon esito dell'asta. Entrambi i bid-to-cover sono risultati superiori ai collocamenti precedenti, con rendimenti in discesa, e questo è positivo».

A giudizio di Luca Cazzulani (UniCredit) «le aste hanno mostrato un risultato molto buono. La domanda è stata molto forte su entrambe le scadenze, ma in modo particolare sulla più breve, solitamente utilizzata come parcheggio di liquidità».

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