Fonsai e la Milano Assicurazioni hanno pagato tra il 2003 e il 2010 40 milioni di euro a Salvatore Ligresti per attività di consulenza. È quanto emerge dalle 114 pagine delle relazione del collegio sindacale di Fonsai dopo la denuncia del fondo Amber su una lunga serie di operazioni con parti correlate. Nell'assegnare all'Ingegnere gli incarichi non sono state attivate le procedure per le operazioni con parti correlate, tra cui le fairness opinion, visto il valore dei contratti di consulenza, osserva il collegio sindacale che si è attivato dopo la denuncia presentata dal fondo speculativo, azionista di Fonsai, a ottobre 2011.

Le consulenze riguardano buona parte delle operazioni immobiliari finite nel mirino di Amber dai progetti Area Castello e Villa Ragioneri, all'area Isola-via De Castilla, Garibaldi-Repubblica e City Life, e in buona parte dei casi i contratti col fondatore del gruppo sono stati assegnati direttamente dall'amministratore delegato senza passare per il Cda. Ma i rapporti dubbi denunciati da Amber, e sui quali solo ora i sindaci di Fonsai chiedono approfondimenti al Cda, riguardano anche le stesse operazioni immobiliari con parti correlate e l'acquisto da parte di Fonsai degli alberghi del gruppo Ligresti, Atahotels.

Quei 740 milioni una tantum a Marchionni
Il Collegio sindacale di Fonsai chiede alla presidente Jonella Ligresti di chiarire le motivazioni che l'hanno portata, con una lettera datata 14 gennaio 2010, ad attribuire al già ben retribuito Fausto Marchionni, ex amministratore delegato di Fonsai, una somma una tantum di 740 mila euro, in qualità di direttore generale. «Il collegio sindacale ritiene necessario quindi che il presidente della società chiarisca le motivazioni sottostanti tale attribuzione, in considerazione anche dei risultati dell'attività sociale nell'anno 2009» si legge nella relazione dell'organo di controllo in risposta ai quesiti sollevati dal fondo Amber che avevano ad oggetto, tra l'altro, i maxicompensi del cda di Fonsai. Nella lettera di Jonella Ligresti esaminata dal collegio sindacale, spiega l'organo di controllo, «non sono esplicitate le ragioni per le quali il presidente ha ritenuto di riconoscere l'importo una tantum in questione».

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