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Questo articolo è stato pubblicato il 19 marzo 2012 alle ore 18:25.
L'ultima modifica è del 19 marzo 2012 alle ore 15:25.

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Operazione BTp Italia. Il Tesoro ha avviato oggi il collocamento del nuovo bond governativo. Durata: 4 anni, indicizzato all'inflazione (italiana e non europea come per i "vecchi" BTpi) con un tasso minimo garantito del 2,25% (che protegge l'investimento in caso di deflazione) un premio fedeltà dello 0,4% (per chi lo compra all'asta e lo tiene fino a scadenza). Tra le altre novità l'asta: dura quattro giorni e non più mezz'ora. Quattro giorni in cui gli investitori privati (il lotto minimo di investimento è 1.000 euro) possono sottoscrivere il titolo anche da casa, collegati dal proprio pc alla piattaforma home banking. Senza passare per lo sportello bancario (che in ogni caso resta un canale aperto anche per sottoscrivere i BTp Italia). Altro elemento: non sono previste commissione per la clientela privata, come in occasione dei recenti BoT-day e BTp day, di novembre e dicembre 2011.

Lo scenario sull'inflazione
Dato che il rendimento finale del BTp Italia dipende da come andrà l'inflazione nei prossimi quattro anni gli analisti hanno iniziato il valzer delle previsioni. Secondo Chiara Manenti, di Intesa Sanpaolo: «l'anno scorso l'inflazione italiana calcolata sull'indice Foi (prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, ndr) al netto del tabacco (Foi-ext) è stata pari al 2,8% medio, analogamente a quanto registrato sull'indice Foi comprensivo della componente tabacco».

«L'ultimo dato d'inflazione relativo a febbraio 2012 ha segnato un incremento mensile dello 0,4% che ha fatto salire il tasso tendenziale al 3,3% dal 3,2% di gennaio. Storicamente la dinamica dell'indice Foi non è stata molto lontana da quella dell'indice dei prezzi italiani armonizzato: dal 2000 ad oggi l'inflazione calcolata sul Foi è stata inferiore a quella rivelata sull'indice dei prezzi armonizzato in media di 0,17%, ma così come si osserva dal grafico sottostante l'indice Foi è stato meno volatile dell'indice armonizzato durante la recente fase di crisi».

«Le previsioni sull'inflazione Foi-ext per la parte restante dell'anno sono di un modesto calo del tendenziale nel corso dell'estate per effetto delle spinte deflattive derivanti da un domanda interna molto debole. Il tendenziale non dovrebbe in ogni caso scendere di molto al di sotto del 3%, anche in considerazione del rischio sull'inflazione derivante dai rincari dei prezzi dell'energia. Nel mese di ottobre peserà inoltre sull'inflazione l'aumento delle imposte indirette. Il governo ha, infatti, previsto, con il decreto "Salva Italia", un aumento delle aliquote Iva di due punti percentuali: l'aliquota del 21% passerà al 23% e quella del 10% passerà al 12%, mentre resterà inalterata l'aliquota agevolata del 4%. L'impatto sull'inflazione della variazione delle imposte sarà di almeno 0,35-0,40%. Il tasso tendenziale dovrebbe risalire così verso 3,3%, così da portare l'inflazione media dell'anno al 3,1%».

Il rendimento atteso per il BTp Italia
Per questo motivo secondo l'ufficio studi di Intesa Sanpaolo «sotto lo scenario previsto d'inflazione ed assumendo che la cedola definitiva reale sia pari a quella minima fissata al 2,25%, il BTp Italia potrà offrire un rendimento sul periodo di vita del titolo del 4,63% con l'esclusione del premio fedeltà, rendimento che sale per le persone fisiche a 4,73% includendo il premio fedeltà».

Il nuovo BTp Italia è apprezzato dagli esperti? Quali sono i punti a favore? «L'accredito ogni 6 mesi dell' inflazione maturata, oltre naturalmente del flusso cedolare - spiega Angelo Drusiani di Albertini Syz -. Il discreto livello minimo della cedola fissato ora è suscettibile di variazione in aumento. Tra gli altri elementi a favore vedo la durata quadriennale, la scadenza di medio periodo, in grado di catturare i movimenti del costo della vita. E poi c'è il premio fedfeltà dello 0,4% riservato a chi sottoscrive il titolo in emissione e lo conserva fino a scadenza. Inoltre - prosegue - la possibilità di negoziarlo nel mercato secondario Mot- laddove si presenti la necessità di vendere il titolo prima della scadenza o se, viceversa, si desidera incrementare la posizione iniziale, qualora il prezzo di mercato dovesse diminuire».

Piace anche l'indicizzazione all'inflazione italiana. «Il parametro di riferimento rappresentato dall'inflazione italiana, che prevedibilmente potrebbe aumentare in misura superiore a quella d'area euro». Così come la possibilità di sottoscriverlo da casa. E l'effetto diversificazione: «Ben vista la nascita di un nuovo prodotto. l nuovo BTp Italia contribuirà a diversificare ulteriormente gli strumenti da immettere in portafoglio.Negli anni 80 del secolo scorso il Tesoro lanciò il CTr ancorato all'inflazione italiana ai costi della produzione. Ma si fermò a una sola emissione».

E i punti critici? «L'ipotesi di un drastico calo dell'inflazione - conclude Drusiani -. Unitamente al prezzo di collocamento pari a 100. Un prezzo inferiore al valore nominale avrebbe forse rappresentato uno stimolo ulteriore alla sottoscrizione».

www.twitter.com/vitolops

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