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Questo articolo è stato pubblicato il 21 marzo 2012 alle ore 21:40.
L'ultima modifica è del 21 marzo 2012 alle ore 18:55.

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La giornata di BorsaLa giornata di Borsa

Piazza Affari maglia nera tra le Borse europee, con il Ftse Mib che ha chiuso in ribasso dell'1,29% a 16.734 punti, affossato dalla debacle dei titoli bancari e di Generali. Deboli gli altri listini europei (segui gli indici nel box a destra) su cui hanno pesato il dato Usa sulla vendita di case, risultato a febbraio peggiore delle attese, e le parole del governatore della Federal Reserve, Ben Bernanke, secondo cui la situazione in Europa resta difficile.

Focus Wall Street
Wall Street ha terminato la giornata con i listini contrastati. Il dato sulle vendite di case esistenti relativo a febbraio è stato inferiore alle attese e le affermazioni di Bernanke e del segretario al Tesoro Timothy Geithner non sono risultate particolarmente incoraggianti. Pochi minuti dopo la chiusura, il Dow Jones perdeva lo 0,34 per cento, a quota 13.135,73 punti, il Nasdaq avanzava dello 0,12 per cento a 3.078,73 punti e lo S&P 500 cedeva lo 0,08 per cento a 1.403,77 punti. Il petrolio con scadenza a maggio ha terminato la seduta in rialzo dell'1,1 per cento, a quota 107,27 dollari al barile.

andamento titoli

Focus mercato immobiliare Usa
Nel mese di febbraio, le vendite di case esistenti degli Stati Uniti sono diminuite dello 0,9%, a quota 4,59 milioni di unità, contro le 4,63 milioni di unità di gennaio (dato rivisto al rialzo dai 4,57 milioni di unità della prima stima). Su base annuale, le vendite di case esistenti sono aumentate dell'8,8%. L'indicatore è stato però inferiore alle previsioni, con gli analisti che attendevano un rialzo dell'1,3%, a 4,63 milioni di unità. Il prezzo mediano delle case è invece salito dello 0,3% a 156.000 dollari dai 156.100 dollari dello stesso periodo del 2011. Le case invendute sono salite a 2,43 milioni di unità alla fine di febbraio.

Focus Piazza Affari
Piazza Affari, dopo una buona partenza, è tornata in rosso. In chiusura è il peggior listino europeo, con l'indice zavorrato dalle vendite su Generali. Il Leone di Trieste ha presentato conti del 2011. L'ad Giovanni Perissinotto ha indicato nella conference call degli analisti che è stato toccato il fondo e si aspetta un 2012 di transizione e una ripartenza dal 2013.

Vanno bene invece le azioni di Banco Popolare che ieri ha diffuso i conti 2011 con un utile pre rettifiche in crescita dell'86%. Telecom è arrivata a perdere oltre l'1%, anche a causa dell'inchiesta sulle false Sim card avviata dalla procura di Milano. Tra i bancari il peggiore dell'indice Ftse Mib è Unicredit. Forti vendite anche per Mediaset, finito in asta di volatilità dopo i conti di ieri (utile netto in calo a 225 milioni di euro, da 352,2 milioni dell'anno precedente e dividendo tagliato a 0,10 euro dagli 0,35 euro distribuiti l'anno scorso).

I mercati archiviano il buon esito dell'asta in Portogallo nello stesso giorno in cui Lisbona ha comunicato che a gennaio-febbraio il deficit è triplicato, faticando a restare nei parametri imposti dagli aiuti internazionali nell'ambito del piano di salvataggio da 78 miliardi.

Focus valute
Sul mercato valutario l'euro difende quota 1,32 sul dollaro, per la precisione a quota 1,324 (cambio euro/dollaro in tempo reale). L'oro è in rialzo dello 0,2% a 1.653 dollari l'oncia (quotazione dell'oro in tempo reale).

Spread a 300
Lo spread tra BTp e Bund a 10 anni risale e supera quota 301,82 punti. Il rendimento del decennale è tornato oltre il 5,69%. Lo spread calcolato sui Bonos spagnoli si attesta a 338,65 punti per un tasso del 7%.

Focus Asia
La Borsa di Tokyo ha chiuso in calo di circa mezzo punto percentuale sui timori per un rallentamento della crescita in Cina (rilanciati dal calo della domanda di materie prime da parte di Pechino). Questa preoccupazione ha messo in secondo piano il moderato ottimismo sulla ripresa dell'economia Usa e lo yen più debole. Il benchmark Nikkei ha chiuso in calo 0,55% a 10.086,49 punti. Il Topix ha perso l'1,1% a 858,78 punti.hiusura negativa per la Borsa di Tokyo con l'indice Nikkei che a fine giornata segna -0,55% a 10.086,49 punti.

Tra i singoli titoli hanno faticato diversi gruppi bancari e anche il gigante Sony, il cui titolo è scivolato del 4,47%. Bene diversi titoli dell'hi tech e qualche marchio dei motori, a partire da Mazda, che è salito dell'1,42%.

www.twitter.com/vitolops



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