Le notizie dalla Spagna e dagli Stati Uniti e le parole del presidente Bce Mario Draghi fanno male alle Borse europee che perdono ancora sul finale di seduta in scia con il peggioramento di Wall Street. Francoforte accusa un calo del 2,7 per cento. In linea le perdite di Parigi (-2,55%), Londra (-2,11%), Madrid (-2,18%). Milano con il Ftse Mib cede il 2,42% a 15.245 punti.

A pesare sono i rinnovati timori sulla crisi del debito dell'Eurozona e in particolare il rischio Spagna, dopo l'esito negativo dell'asta odierna di Bonos che ha evidenziato tassi in rialzo e domanda in calo. A gravare sui listini anche le parole di Draghi, secondo cui permangono ancora rischi al ribasso per l'economia, e la doccia fredda giunta ieri dalle minute Federal Reserve che ha deluso le attese che si erano create sulla propensione a varare nuovi stimoli all'economia.

La Fed non ha intenzione di stampare altra moneta. Male Wall Street, anche se rispetto alle borse europee riduce le perdite: il Dow Jones perde lo 0,94% a 13.075,43 punti, il Nasdaq cede l'1,46% a 3.068,09 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno l'1,02% a 1.298,98 punti.

I mercati peggiorano dopo le parole del presidente della Bce, Mario Draghi, secondo cui permangono ancora rischi al ribasso per l'economia. Anche il petrolio è in calo, al di sotto della soglia dei 103 dollari al barile: i future a maggio arretrano di 1,24 dollari a 102,77 dollari al barile.

Pesa anche la delusione generata dalle minute del board di politica monetaria tenuto a marzo dalla Federal Reserve, secondo cui sembra perdere quota l'ipotesi di un nuovo allentamento quantitativo negli Usa, il cosiddetto "quantitative easing 3". Che la giornata non sia buona è confermato anche dall'indice Pmi non manifatturiero dell'Ism degli Usa in marzo è calato al 56%, 1,3 punti percentuali in meno del 57,3% registrato in febbraio, indicando una crescita continua, ma ad un tasso più lento, nel settore non manifatturiero Usa. Lo riporta l'Ism, sul suo sito. Il dato è inferiore alle previsioni.

Sui mercati pesa anche l'esito negativo dell'asta di Bonos spagnoli che ha evidenziato tassi in rialzo e domanda in calo. Dopo la deludente asta della Spagna, lo spread BTp-Bund è rientrato a 347 punti base, con il rendimento del BTp a 10 anni in rialzo al 5,25%. Il differenziale tra Bonos e Bund ha superato i 375 punti con il rendimento salito al 5,57%.

Focus Piazza Affari
Sul listino milanese nuova giornata difficile per i titoli del credito, già ieri penalizzati da un report di Standand and Poor's che stima una bassa redditività per le banche per i prossimi anni. Tra i più venduti Banco Popolare, Banca Mps e Unicredit. Tra i titoli degli altri comparti procede in controtendenza Telecom Italia. In un'intervista al Sole 24 Ore l'ad Franco Bernabé traccia le prospettive sullo spin off indicando la possibilità di fare confluire la rete di tlc in una società mista con la Cassa Depositi e prestiti.

Euro in calo a 1,31 dollari
Euro in calo sotto quota 1,32 sul dollaro (1,3138). Ieri alla chiusura di Wall Street la moneta unica era a 1,3230, nel pomeriggio di oggi viaggiava verso 1,31 (cambio euro/dollaro in tempo reale). Euro in discesa anche nei confronti dello yen a 109,05.

Materie prime
Oro in calo sui mercati asiatici dove ha perso lo 0,3% e viene scambiato a 1.643,7 dollari l'oncia (quotazione dell'oro in tempo reale). Scendono anche le quotazioni dell'argento a 32,35 dollari. Anche Il prezzo del petrolio è in calo, sotto quota 104 dollari al barile. Sui mercati asiatici i future sul Light crude scendono di 45 cent a 103,56 dollari e quelli sul Brent perdono 21 cent a 124,65 dollari.

Focus Tokyo
La Borsa di Tokyo ha ceduto il 2,29%. L'indice Nikkei è sceso sotto quota 10.000 per la prima volta dal 23 marzo e termina ai minimi dell'ultimo mese, a 9.819,99, con una perdita di 230,40 punti. Lo yen, infine, tiene contro il dollaro (a 82,66) e cede contro l'euro, sceso a 109,05

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