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Questo articolo è stato pubblicato il 25 aprile 2012 alle ore 09:52.

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Il presidente della Bce, Mario Draghi, ha ammonito i governi dell'Eurozona a non perseguire solo con manovre recessive il consolidamento dei loro bilanci e i programmi di austerità in cui molti di loro sono impegnati, evitando di ridurre gli investimenti e tagliando piuttosto la spesa pubblica improduttiva.

«Il consolidamento dei bilanci basato esclusivamente sull'aumento delle tasse - ha detto Draghi durante un'audizione al parlamento europeo, oggi a Bruxelles - è sicuramente recessivo. Idealmente dovrebbe essere fatto sulla base di una riduzione delle spese correnti, in particolare di quelle più
improduttive, e non sulla riduzione della spesa per investimenti. Ma purtroppo in situazioni di urgenza è più facile ridurre la spesa in conto capitale che le spese correnti».

Lo stesso ha però evidenziato che i dati macroeconomici più recenti sono «ambigui» e segnalano «incertezza» per le prospettive economiche dell'area euro. «Anche con un "firewall" più grande, i Paesi dell'Eurozona devono continuare a operare correzioni bilancio strutturale».

Superare la schema in cui banche comprano bond
Prima del maxi-prestito della Bce «c'era un ritiro completo degli investitori esteri» dai titoli di Stato di alcuni Paesi, ha proseguito Draghi ammettendo che «ora le banche comprano i titoli di Stato nazionali, ed è elemento che va superato» e che si risolverà. Per il governatore della Bce i due prestiti "Ltro" sono serviti piuttosto a «guadagnare tempo», e in questo sono stati un successo.

Bce ha limiti nel comprare titoli di Stato
Il programma della Bce di acquisto dei bond governativi «non è eterno nè infinito, per il momento c'è ma non dimentichiamo che la Bce deve agire nel limiti del suo mandato e nei limiti del Trattato che vieta il finanziamento monetario».

Progressi straordinari della Spagna
«La Spagna sta facendo sforzi considerevoli e non abbiamo ragioni di dubitare dell'impegno assoluto del governo di condurre le riforme necessarie». Lo stesso ha sottolineato come la Spagna abbia fatto «progressi straordinari».

Inflazione
L'inflazione è bassa e «resterà bassa»: secondo il presidente della Bce , la politica monetaria dell'istituto centrale non è quindi da considerare «troppo restrittiva». «Al momento giusto - ha detto durante il dialogo monetario all'Europarlamento - la liquidità immessa arriverà all'economia reale».

Livello di tassi molto basso
«L'attuale livello dei tassi di interesse è ancora molto basso». Draghi ha ricordato che la Banca centrale si muove nel pieno rispetto del Trattato Ue relativamente alla stabilità dei prezzi. «La nostra politica monetaria è abbastanza accomodante, non è troppo stretta».

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