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Questo articolo è stato pubblicato il 27 aprile 2012 alle ore 08:21.
Eni ha chiuso il primo trimestre dell'anno con un utile netto di 3,62 miliardi in crescita del 42% sul primo trimestre del 2011 e l'utile netto adjusted a 2,48 miliardi in aumento del 12,8% per effetto del miglioramento della performance operativa parzialmente compensato dai maggiori oneri finanziari e dall'incremento di circa 6 punti percentuali del tax rate consolidato.
L'utile operativo adjusted è cresciuto del 26,5% a 6,45 miliardi per effetto del miglioramento di performance della divisione Exploration & Production trainata dal robusto andamento del prezzo del petrolio e dalla ripresa delle attività in Libia.
«Nel primo trimestre 2012 Eni ha ottenuto risultati eccellenti grazie alla ripresa produttiva in Libia e all'incremento del prezzo del petrolio, nonostante un mercato difficile per Gas & Power, Refining & Marketing e Chimica». Così l'amministratore delegato di Eni , Paolo Scaroni, commenta i dati del trimestre. «Abbiamo concluso positivamente la rinegoziazione dei contratti con Gazprom - ha aggiunto - e l'attività esplorativa ha continuato a produrre ottimi risultati, con altre importanti scoperte in Mozambico e nuovi successi nel Mare di Barents. Sono molto soddisfatto del recente accordo con Rosneft che marcherà la nostra attività di esplorazione per molti anni rafforzando le nostre prospettive di crescita a lungo termine».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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