Borse contrastate all'indomani del risultato elettorale in Francia e Grecia. Con la vittoria del socialista Hollande per l'Eliseo e con una compagine frastagliata alla guida del Parlamento greco crescono le preoccupazioni su un ampliamento del movimento anti-europeo. A questo punto i mercati temono l'assenza di una regia corale per risolvere la crisi dei debiti sovrani dell'Eurozona, come anticipato dal Sole 24 Ore. Mentre aumentano al 75% le possibilità, secondo Citigroup, di uscita della Grecia dall'Eurozona.

Focus Wall Street
Wall Street ha chiuso contrastata. Il Dow Jones ha perso lo 0,23% a quota 13008,53, mentre il Nasdaq ha guadagnato lo 0,05% a 2957,76 punti.

Atene a picco
La Borsa di Atene, sui timori che non si riesca a formare un nuovo governo capace di rispettare gli impegni coi creditori internazionali, trema e cede l'8%, con gli istituti di credito in profondo rosso (l'indice di settore cede il 19%, National Bank of Greece a -18% , Efg Eurobank a -19% e Alpha Bank a -21%).

Le Borse europee limitano i danni
L'indice principale di Piazza Affari, il Ftse Mib vira in netto rialzo rialzo dopo aver aperto con un crollo di oltre due punti percentuali, chiudendo a +2,56%. Bene anche Madrid (+2,68%). Mentre chiude piatta (+0,12%), pur limitando il passivo rispetto a inizio mattina, Francoforte (segui gli indici finanziari in tempo reale). A contribuire al miglioramento i dati sugli oridini all'industria in Germania, saliti a marzo del 2,2% sul mese precedente mente sono scesi del 2,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il dato è migliore delle attese degli analisti che puntavano a un aumento più moderato e pari allo 0,5%.

Spread
Sul mercato obbligazionario, scende a quota 380 punti lo spread tra Btp e Bund decennale dopo aver toccato un massimo a 401.

S&Poor's: elezione Hollande non ha impatto immediato sui rating
Intanto l'agenzia S&Poor's ha indicato che in un comunicato che l'elezione di Francois Hollande alla presidenza della Repubblica francese non ha un «impatto immediato» sul merito di credito del Paese o sul suo outlook. S&P, a gennaio, aveva già abbassato il suo giudizio sulla Francia dalla tripla A ad "AA+" con outlook negativo, il che implica - come ricorda la nota - che c'è"un terzo delle possibilità" che il rating sia abbassato quest'anno o nel 2013.

Focus Piazza Affari
Girano in positivo anche i titoli del credito a PIazza Affari, dopo una mattinata al ribasso. Vola Banca Pop Mi .Bene anche Unicredit e Intesa Sanpaolo. In netto rialzo A2a, dopo aver finalmente chiuso le trattative con i francesi di Edf sul futuro di Edison, società finora partecipata da italiani e francesi. Edf diventerà proprietaria unica di Edison, mentre Edipower, controllata di Edison, passerà sotto il controllo dei soci italiani, dando vita al secondo produttore di elettricità in Italia. L'operazione passerà attraverso l'offerta pubblica di acquisto di Edf su Edison (tratta sulla parità a 0,8795 euro) al prezzo di 0,89 euro, cioé il valore richiesto dalla Consob (Edf aveva offerto inizialmente 0,84 euro). I soci italiani parteciperanno ai maggiori costi dell'opa per un minimo di 12,5 milioni e un massimo di 25 milioni di euro.

Vola Ti Media per indiscrezioni vendita La7
Seduta in Borsa in tensione per Ti Media sulle nuove indiscrezioni sulla vendita de La7 a cui sarebbero interessati il presidente dell'Espresso, Carlo De Benedetti, l'editore e presidente del Torino, Urbano Cairo, e il produttore cinematografico tunisino Tarek Ben Ammar. Il titolo, che per tutta la giornata è rimasto in asta di volatilità, ha segnato in chiusura un balzo del 21,78% a 0,17 euro.

Valute
L'euro, sceso questa mattina sotto quota 1,30 dollari per la prima volta dal 25 gennaio, tratta a 1,30355 (1,3109 venerdì) e 104,05 yen (104,7). (quotazione euro/dollaro).

Materie prime
Le elezioni francesi impattano, poco, anche sul prezzo del petrolio. Il Wti con consegna a giugno tornato durante la seduta ai minimi da oltre 4 mesi, perde a New York lo 0,6% a 97,91 dollari. In calo anche il Brent europeo (-0,7%) a 112,39 dollari.

Asia contrastata
Chiusura in forte ribasso per la Borsa di Tokyo. L'indice principale Nikkei 225 ha perso il 2,78% a 9.119,14 punti. Chiusura mista, invece, per le Borse cinesi di Shanghai e Shenzhen. Il Shanghai Composite Index chiude invariato. Il Shenzhen Component Index ha guadagnato 39,30 punti, o lo 0,37%, a quota 10.612,89.

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